Il musulmano a cui “non frega un c**o” dei cristiani uccisi era un attore pagato dal giornalista Mediaset

Lo ha rivelato Striscia la Notizia: attori e persone comuni sarebbero state convinte dietro retribuzione a rispondere strumentalmente alle domande. I servizi così artefatti sono poi andati in onda nei programmi di Paolo Del Debbio ‘Quinta Colonna’ e ‘Dalla Vostra parte’


MILANO. Finti rom e musulmani, pagati per rispondere in maniera strumentale, nei servizi di ‘Quinta Colonna’ e ‘Dalla vostra parte’ – entrambi programmi Mediaset di Paolo Del Debbio. A rivelarlo è Striscia la Notizia, che ha denunciato i ‘cugini’ di Rete 4.

In ben due servizi dei programmi citati, infatti, sarebbe andata in onda la stessa persona mascherata: una volta è stata pagata per fare finta di essere un rom che vende macchine rubate, un’altra volta per dire di essere un musulmano a cui “non frega un c**o” se i cristiani vengono sterminati.

Ma non sarebbe la prima volta che al Biscione si indulge in simili pratiche. Il primo caso lo aveva infatti denunciato Servizio Pubblico: due ragazzine rom avevano dichiarato alla trasmissione Mattino 5 di rubare anche mille euro al giorno, e che poi hanno smentito dicendo di essere state pagate 20 euro dalla giornalista per dire quelle cose in favore di telecamera. Mediaset ha poi confermato la veridicità dell’intervista, ma il sospetto rimane. E dopo la scoperta di Striscia, è arrivato puntuale il comunicato dell’azienda con cui si spiega di aver interrotto i rapporti con il giornalista responsabile dei due servizi: “Da oggi abbiamo interrotto ogni rapporto professionale e valuteremo le opportune iniziative legali nei confronti del giornalista responsabile dei due servizi”, si legge infatti in un comunicato mandato alle agenzie. Ma il problema da evidenziare, in queste pratiche, è di tutt’altra natura.

Le trasmissioni di Del Debbio sono, principalmente, a carattere politico. E al ritorno in studio, dopo i servizi incriminati, si è parlato con gli ospiti presenti di queste – a questo punto presunte, dovremmo dire – problematiche. Non ci si è esentati dall’invocare “più ruspe”, dando un bell’assist al personaggio di turno con la possibilità di tirare acqua al proprio mulino. Il dubbio che queste ospitate siano state organizzate ad hoc, dato il risultato in studio, potrebbe diventare legittimo. Anche in funzione delle solite reazioni social, il cui tenore si attesta su “quello è un attore, ma i rom queste cose le fanno davvero quindi ok così”. Anche se il responsabile è stato poi liquidato, per rimediare alla gogna mediatica era già troppo tardi. E ancora una volta, la macchina del fango è perfettamente oliata, come sempre.

Pietro Ranieri

Unisciti al gruppo Whatsapp di isNews per restare aggiornato in tempo reale su tutte le notizie del nostro quotidiano online: salva il numero 3288234063, invia ISCRIVIMI e metti ‘mi piace’ al nostro gruppo ufficiale