CAMPOBASSO. Salta il sito di San Giovanni dei Gelsi, sede del cimitero cittadino, prende sempre più quota Santo Stefano, frazione situata alla porte del Capoluogo e spesso al centro della cronaca per i disservizi e le conseguenti lamentele dei suoi residenti. Le polemiche sul tanto chiacchierato forno crematorio, quindi, difficilmente si placheranno.
Ma riavvolgiamo il nastro: ieri l’affollata seduta a Palazzo San Giorgio (presenti cittadini e comitati) che ha visto prima bocciare la mozione della Coalizione civica (che chiedeva la sospesione del progetto in attesa di un piano attuativo regionale) e poi il sì all’ordine del giorno della maggioranza che invita la Giunta a valutare il rispetto di regole e parametri (la struttura deve essere utilizzata solo per le salme) e a prevedere la disponibiltà di risorse per rafforzare controlli e tutelare l’ambiente e la salute dei cittadini.
Un testo che di fatto obbliga l’esecutivo a rivedere il tutto e, secondo il parere di molti, a riscrivere addirittura il bando da capo.
Il centrosinistra sul tema si è incartato, basti pensare che l’odg è stato votato alle 20 di sera dopo una giornata infinita e praticamente di fuoco, che ha fatto emergere ancora una volta i dissidi e le tensioni interne alla coalizione e che non fa chiarezza sul tema, ma alla fine serve solo ad allungare i tempi e introduce problematiche nuove (di natura economica e logistica).
Siamo forse soltanto all’inizio di una telenovela destinata a riservare altri colpi di scena.