CAMPOBASSO. Domenica in Italia si torna al voto per eleggere in diverse e importanti regioni i nuovi governatori. Un appuntamento, considerato il contesto nazionale, che ha un valore politico enorme.
Perché il premier Renzi, dopo i trionfo delle europee cerca nuova legittimità, anche alla luce delle ogettive difficoltà incontrate negli ultimi mesi dal suo esecutivo. Pure il centrodestra è alla disperata ricerca di conferme dopo un anno semplicemente orribile, fatto di divisioni e fuga di consensi. Il primo vuole il trampolino per lanciarsi indenne alla scadenza del 2018, l’opposizione un appiglio per sopravvivere e magari ricominciare.
E il Molise? Di certo non farà da semplice spettatore. Perchè alla fine di questa catena ci siamo anche noi e i risultati della notte del 31 maggio rischiano di stravolgere eccome gli equilibri locali.
In che modo? Un presidente del Consiglio rafforzato dalle urne rappresenterebbe una garanzia per Frattura e compagni, uno scudo utile a proteggere la legislatura e a tenere ben saldi i rapporti con il potere romano in carica. Tutto potrebbe cambiare in caso di disfatta renziana, col Pd pronto a combattere l’ennesima crociata interna che darebbe nuova linfa a una minoranza (vedi Ruta e Leva) pronta a colpire e a far male alla prima opportunità.
E la destra? Un risultato positivo potrebbe ridare ossigeno alla coalizione e metterebbe ordine anche tra i moderati di casa nostra. Un altro tonfo, invece, scatenerebbe uno tsunami deperessivo che coinvolgerebbe anche il Molise. Senza trascurare pure in questo caso i rapporti di forza interni (l’eventuale trionfo della Lega salviniana ridimensionerebbe ulteriormente Ncd e Forza Italia) e i progetti di Berlusconi (in base a queste elezioni deciderà se sciogliere subito Fi o temporeggiare).
La nascita di un nuovo partito (sul modello dei repubblicani americani) darà un bella scossa a Campobasso e dintorni. Ma i tempi sono fondamentali e decisivi: sarà interessante capire se l’ultima rivoluzione berlusconiana è prossima o rimandata a data da destinarsi.
Jones