Venafro, Palazzo Cimorelli torna all’antico splendore

VENAFRO. Un grande sforzo della Fondazione Neuromed permetterà di riportare agli antichi fasti, dopo i lavori di restauro, Palazzo Cimorelli, storico edificio di Venafro. Il fabbricato, di proprietà della famiglia Andreucci, era ormai chiuso da tempo, ma ora – rilevato dalla Fondazione – grazie all’opera di recupero potrà essere riaperto al pubblico, da cittadini, turisti, studenti o semplici curiosi che potranno visitare le stanze in cui soggiornò re Vittorio Emanuele II di Savoia, il 24 e 25 ottobre 1860, prima di recarsi a Teano ad incontrare Giuseppe Garibaldi. Il sovrano proveniva da Isernia dove giunse il 23 ottobre, prendendo così il giorno dopo alloggio a Palazzo Cimorelli, ospite di Nicola Cimorelli e di sua moglie Giulia, dei Marchesi Parisi di Rignano. Uno dei simboli dell’unità d’Italia, Palazzo Cimorelli diventerà non solo la sede della Fondazione Neuromed ma, grazie a iniziative congiunte, culturali e scientifiche, ridonerà il giusto lustro a tutto il centro storico di Venafro. I lavori di restauro hanno permesso di ricostruire anche l’appartamento reale, così come era in origine, e il rifacimento della biblioteca storica del Palazzo, oltre alla predisposizione di una residenza universitaria. Un investimento importante, che consentirà di fruire di una parte fondamentale del patrimonio storico e culturale della regione Molise, tappa obbligata del percorso turistico di tutti coloro che visiteranno la città di Venafro.