Maxi truffa da 5 milioni di euro, scoperte oltre 10.300 auto fantasma

ISERNIA. Avevano 10.378 veicoli intestati a loro insaputa. Si tratta di 47 intestatari fittizi, tra i quali fruttivendoli, artigiani, finanche disoccupati. Tutti loro sono risultati falsamente titolari di ditte individuali per la compravendita di veicoli, con relative iscrizioni alle Camere di Commercio, nonostante nella vita molti di essi si occupino di tutt’altro. Infatti, in alcuni casi, i soggetti intestatari dei mezzi si sono rilevati del tutto all’oscuro dei fatti, essendosi provveduto all’intestazione fittizia con documenti e firme false.

A scoperchiare la maxi truffa, da oltre 5 milioni di euro, la sezione di polizia stradale di Isernia, diretta dal vicequestore aggiunto Paolo Mancino, che si è avvalsa anche delle segnalazioni della squadra di polizia giudiziaria del Compartimento polizia stradale Campania e Molise di Napoli.
Oltre all’ attività di cancellazione dei veicoli dai Pubblici Registri, posta in essere sia dai vari Pra che dagli uffici Aci competenti, si è provveduto a chiedere alle diverse Camere di Commercio la cancellazione delle fittizie ditte individuali.

Inoltre, dal lato delle responsabilità penali, gli accertamenti effettuati hanno portato a denunciare alle diverse autorità giudiziarie di competenza i soggetti intestatari fittizi dei veicoli. Nei loro confronti, l’accusa è di truffa ai danni dello Stato e falsità ideologica, in concorso con altre persone ignote, per le quali le indagini sono ancora in atto al fine di addivenire alla loro identificazione.

Il meccanismo dell’intestazione fittizia, normalmente, prevede l’accordo tra una parte rappresentata da soggetti normalmente dediti a delinquere e l’altra da prestanome che, in cambio di risibili somme di denaro, si lasciano intestare auto e moto. I veicoli sono poi utilizzati sia da persone di nazionalità italiana che provenienti dall’est Europa o dal Magreb, non solo per la commissione di reati, ma soprattutto per utilizzare mezzi sostanzialmente ‘fantasma’ perché, intestati fraudolentemente, non sono riconducibili concretamente a nessuno.

Questi veicoli sono sempre privi di ogni responsabilità in capo ai loro conducenti (multe, pedaggi autostradali, ecc.), ma anche per la mancanza di una copertura assicurativa per la responsabilità civile, con conseguenze ancora più gravi allorquando restino coinvolti in incidenti stradali con lesioni anche mortali.