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Ittierre, via libera per la cessione delle quote a Ikf: ora parola al tribunale

PETTORANELLO DEL MOLISE. E’ stata inviata ieri ai commissari liquidatori Nella Caruso e Sergio Ferreri l’istanza di autorizzazione della Ittierre spa per la conclusione dell’operazione di cessione delle quote a Ikf. Raggiunta l’intesa tra il fondo d’investimento milanese e l’ex patron di Ittierre spa Antonio Bianchi, socio di minoranza (al 49 per cento) delle Officine tessile italiane, c’è stato anche il via libera della procura di Milano, che aveva il controllo dei beni di Antonio Rosati, vertice di Oti, arrestato a ottobre scorso con l’accusa di una presunta maxifrode fiscale da 250 milioni di euro. L’ultima parola, insomma, spetta al tribunale di Isernia. Pertanto, Massimo Suppancing, manager di fiducia di Ikf per la gestione della nuova Ittierre, starebbe lavorando in prima persona nel reclutare personale specializzato da impiegare nel nuova polo tessile, mentre al numero uno della investment company, Mario Galetti, e all’advisor Ambrosetti, toccherà invece il compito di acquisire le nuove licenze produttive per il rilancio – il terzo in quattro anni – di Ittierre.
Le basi per la chiusura della trattativa erano state già gettate nell’incontro meneghino del 29 maggio scorso, quando le parti si accordarono formulando una proposta definitiva vincolante da girare al Tribunale di Isernia e al comitato dei creditori di Ittierre nei primi del mese corrente.
Secondo tale proposta la Ikf, soggetto subentrante, non avrebbe nulla da rivendicare sulle scorte di magazzino, nel quale ci sarebbero numerosi capi delle più famose maison di moda, permettendo ai commissari liquidatori di recuperare denaro fresco da redistribuire ai creditori che avevano aderito al concordato. Altra questione non secondaria da tenere in considerazione per garantire la continuità aziendale e produttiva nello stabilimento di Pettoranello è quella relativa ai crediti vantati dai commissari della It Holding nei confronti di Ittierre per l’affitto dello stabile produttivo. Qualora l’amministrazione straordinaria accettasse la proposta della Ikf di acquistare tali crediti, il relativo ammontare potrebbe essere detratto migliorando il piano economico del concordato.
Insomma, le basi per riportare l’azienda alla giusta dimensione ci sono tutte: è da auspicare che la procedura e il tribunale, dunque, scelgano per il meglio quale futuro dare all’industria tessile della provincia di Isernia.

fc

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mikeante

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