Sanità: ok della Camera allo sblocco del turnover

ROMA. Alla Camera dei Deputati si è discusso della gestione del personale sanitario grazie ad una mozione presentata da Giulia Grillo, esponente del Movimento 5 Stelle. Mobilità interregionale e sblocco del turnover erano l’oggetto della mozione approvata all’unanimità dall’aula. Due temi su cui da anni si batteva il personale sanitario, quotidianamente impegnato in un compito importante quanto delicato, ma il più delle volte svolto a centinai di chilometri dal luogo di origine. Proprio quella mobilità che un tempo rappresentava un diritto per i dipendenti pubblici rispetto ai privati, che ormai da diversi anni era venuta meno a causa del blocco del turnover nelle regioni in deficit e poi anche in quelle virtuose.
L’onorevole Grillo ha voluto sottolineare che per garantire la tutela del diritto universale alla salute bisogna partire proprio dallo sblocco del turnover e vietare quella prassi che attanaglia molti direttori generali delle aziende sanitarie, che hanno la discrezionalità di assegnare contratti di lavoro a tempo determinato generando un sistema ‘clientelare’ che tarpa le ali alle procedure di mobilità.
Si ristabilisce, dunque, un importante diritto per tutto il personale sanitario verso cui il Governo non solo dovrà impegnarsi a concedere una deroga al blocco del turnover, applicandolo anche alle regioni sottoposte ai piani di rientro, ma dovrà, in concerto con la Conferenza delle Regioni, avviare le procedure di mobilità interregionale del personale sanitario, assicurando i livelli essenziali delle prestazioni in maniera uniforme su tutto il territorio nazionale. Una vittoria anche per il neonato comitato molisano, composto da personale sanitario impiegato al Nord, che nei mesi scorsi aveva lanciato l’hashtag #NoiAbbiamoGiàDato per sensibilizzare il presidente Paolo Frattura sul tema.

FC