ISERNIA. Prima il cuore, poi l’urna con il corpo. Pietro Angelerio, eletto al soglio pontificio con il nome di Celestino V il 5 luglio 1294 e proclamato santo il 5 maggio 1313, ritorna nella città che secondo buona parte della storiografia gli ha dato i natali e che ha già avuto modo di ospitarlo un paio di volte negli anni scorsi, l’ultima pochi mesi dopo il tragico terremoto de L’Aquila che provocò il crollo della Basilica di Collemaggio.
La diocesi di Isernia-Venafro, infatti, ha organizzato un nutrito programma di manifestazioni e celebrazioni per chiudere l’Anno Giubilare Celestiniano, indetto da Papa Francesco nella sua storica visita del 5 luglio dello scorso anno.
Il programma prevede per martedì 30 giugno, alle ore 20.00, l’accoglienza presso la chiesa di San Pietro Celestino della reliquia del cuore del Santo che, poi, verrà accompagnata con una fiaccolata in Cattedrale dove verrà celebrata una liturgia della parola presieduta dal vescovo monsignor Camillo Cibotti.
Il giorno dopo, il primo luglio, invece, alle ore 17.00, in piazza della Repubblica arriverà l’urna con le spoglie di Celestino V, che indossa il pallio donato da papa Benedetto XVI nella sua visita in Abruzzo dopo il sisma. Dalla piazza antistante la stazione ferroviaria muoverà, quindi, un corteo verso la Cattedrale dove, alle ore 18.30, vi sarà il solenne pontificale officiato da monsignor Salvatore Visco, già vescovo di Isernia ed ora arcivescovo di Capua.
Ogni sera, nei giorni successivi, in Cattedrale saranno celebrate solenni liturgie presiedute dai vescovi della Conferenza Episcopale Abruzzo e Molise, in preparazione alla concelebrazione di domenica 5 luglio quando, per la chiusura dell’Anno Giubilare, arriverà ad Isernia il Cardinale Marc Oullet, canadese, prefetto della Congregazione per i Vescovi e presidente della Pontificia commissione per l’America Latina.
Camillo Pizzi
