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Opere incompiute, in Parlamento l’annosa questione dell’acquedotto molisano

CAMPOBASSO. I consiglieri molisani del Movimento 5 stelle, Antonio Federico e Patrizia Manzo, insistono sull’annosa questione dell’acquedotto centrale molisano, opera incompiuta – per un investimento pubblico di 100 milioni di euro – che avrebbe fornito acqua potabile di ottima qualità agli abitanti di undici paesi del Basso Molise (Guardialfiera, Guglionesi, S. Giacomo degli Schiavoni, Montenero di Bisaccia, Petacciato, Larino, Ururi, San Martino in Pensilis, Portocannone, Termoli e Campomarino).
Ad oggi le utenze di questo territorio risultano ancora servite da acqua proveniente dal potabilizzatore della diga del Liscione, invaso che raccoglie le acque fluviali del Biferno. “Questo perché – denunciano i grillini – rispettando la ferrea tradizione tutta italiana del mai finito, nella fase di esecuzione dell’opera, secondo quanto riportato dalla Direzione generale della Giunta Area IV (Servizio Idrico Integrato di Regione Molise) si sono rivelate criticità che hanno comportato il blocco dei lavori e l’instaurazione del contezioso fra stazione appaltante e impresa, sfociato nella rescissione contrattuale”.
Come ricorda il Movimento 5 stelle, “lo stato di avanzamento dei lavori dell’acquedotto molisano centrale è arrivato a 94,46 punti percentuali, ma tutti i comuni interessati continuano ad approvvigionarsi di risorse idriche provenienti dal potabilizzatore della diga di Ponte Liscione, che con preoccupante frequenza fa riscontrare alterazioni di quei parametri normativi, atti ad assicurare acque di buona qualità in uscita dal trattamento di potabilizzazione”.
La questione dell’acquedotto molisano è stata già sollecitata dal movimento molisano con un’interrogazione depositata il 5 giugno scorso e con un altro atto ispettivo a firma di un consigliere di minoranza del centro destra, ma senza ottenere risultati. Per tale motivo “abbiamo ritenuto opportuno – dichiarano – portare l’annosa questione direttamente in Parlamento, coinvolgendo l’onorevole Daniele Del Grosso del Movimento 5 Stelle”.
Il deputato abruzzese si è reso disponibile a raccogliere l’istanza e depositerà nei prossimi giorni un’interrogazione parlamentare in cui si chiede al Governo e ai ministri competenti quali azioni intendano intraprendere per assicurare una celere ripresa dei lavori e garantire un termine certo della loro realizzazione. Inoltre, se il Governo non riterrà opportuno predisporre le misure necessarie al fine di comprendere a fondo le motivazioni alla base dei ritardi maturati nell’esecuzione dell’opera, accertando le responsabilità e il relativo incremento dei costi legati al suddetto ritardo.

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mikeante

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