HomeSenza categoriaTesta: Giunta allargata, “il sindaco commissaria se stesso”

Testa: Giunta allargata, “il sindaco commissaria se stesso”

ISERNIA. “Devo ammetterlo, con la sua ultima decisione il sindaco di Isernia è stato in grado di spiazzare anche chi come me, da sempre, ne aveva denunciato le straordinarie giravolte e la capacità di trasformare le disfatte politiche in pseudo-vittorie.

Ebbene, al di là della valutazione sicuramente positiva sulle persone coinvolte, è stato per me veramente difficile individuare i presupposti politico-amministrativi che hanno spinto il sindaco a attuare un’operazione che rappresenta uno schiaffo reale a quanti, oltre ad averne le competenze acquisite sul campo, con impegno e con tenacia hanno sempre sostenuto l’amministrazione.
La legge maggioritaria con l’elezione diretta del sindaco si fondava sicuramente su intenzioni nobili e condivisibili di governabilità e nessuno mai avrebbe potuto immaginare che sarebbe degenerata fino a tal punto. Il sindaco, scelto da un ‘timoniere’ e preso dalla società civile, viene eletto senza che abbia precedenti esperienze amministrative e senza che abbia esperienza e sensibilità politica indispensabili per fare il ‘direttore d’orchestra’ di 30 consiglieri comunali tutti fortemente motivati, tutti capaci di affrontare i problemi della città per i quali si erano spesi nella richiesta del voto.

A questo punto è altamente probabile che si verifichino due fattispecie di ipotesi: la prima, che questo sindaco riesca comunque, senza infamia e senza lode, a barcamenarsi; la seconda è quella che il sindaco imposto si riveli incapace ad amministrare una città.
Nel caso di Isernia le due ipotesi di scuola sono complementari fra loro, con un’aggravante: la delibera della nomina dei due assessori, non condivisa ufficialmente né con i partiti né con i consiglieri della maggioranza, non avendo alcun fondamento logico-politico, è sicuramente frutto di alchimie che difficilmente verranno compiutamente esternate.
In sintesi potremmo dire che o il sindaco è impazzito, il che non mi sembra, o che, diventato anch’egli consapevole della sua incapacità, si sia fatto commissariare da chi aveva il potere di farlo.
Cittadini, consiglieri rendiamoci conto dell’offesa che questo sindaco ha fatto alla politica e a tutti gli isernini avendo stabilito una scala gerarchica sui criteri di scelta per le cariche comunali che non è dettata esclusivamente da meriti professionali, umani e/o di esperienze amministrative e adombrando così la figura di una ‘authority’ capace di commissariarlo.
Ad ogni buon conto penso proprio che quest’amministrazione, che non è riuscita ad instaurare neanche nella prima fase del mandato un rapporto idilliaco con la città e con i cittadini essendosi dedicata esclusivamente all’arte dell’effimero e non a risolvere i reali problemi che attanagliano tutte le famiglie, quali assenza di lavoro e di servizi e la tassazione alle stelle, abbia completato il suo misero percorso amministrativo, cosa che risulterà evidente quando si tratterà di approvare un Bilancio di previsione del 2015 che a quanto pare è ancora in alto mare, non essendo ancora stata minimamente coinvolta in tal senso la commissione comunale competente.

La considerazione più amara riguarda lo scadimento della politica che, ovviamente, coinvolge indiscriminatamente tutti, anche quelli che con onestà di intenti cercano di contribuire alla risoluzione dei problemi con impegno, con contributi e proposte reali sul da farsi. È chiaro che questo teatrino, dove ‘i pupari’ controllano tutto, ha come conseguenza logica l’allontanamento dei cittadini da tutto quello che riguarda la politica, con l’inevitabile effetto che il primo partito d’Italia, a ogni livello elettorale, è il partito del non voto, è il partito dell’astensione.
Questa fattispecie di scadimento della politica ormai ha investito l’intera regione: la Giunta Frattura ha dimostrato tutti i suoi limiti, le questioni che coinvolgono assessori e consiglieri regionali hanno superato la soglia della decenza. Non c’è un solo provvedimento che ci faccia guardare al futuro con ottimismo e mentre il Molise brucia, il duo Frattura-Brasiello suona la lira al cospetto del popolo bue“.

Il consigliere comunale
Stefano Testa

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