HomeSenza categoriaIsernia, il consigliere Testa: “Politici locali come Schettino”

Isernia, il consigliere Testa: “Politici locali come Schettino”

ISERNIA. Il consigliere al Comune di Isernia, Stefano Testa, commenta lo scenario politico locale in vista delll’assise di oggi: “Un Consiglio comunale che si prospetta misero di proposte che non siano quelle provenienti dalla minoranza, dilaniato da atteggiamenti dispotici da parte del sindaco, mortificato da una pseudo attività politica che tende a escludere addirittura il parere vincolante delle commissioni consiliari con l’unico risultato di aver determinato una paralisi amministrativa di dimensioni tali da distruggere l’apparato socio/economico/politico della nostra realtà, dove con grande spirito di appartenenza tutti noi ci ostiniamo a risiedere e ad operare”.

Paragona i dirigenti politici locali a Francesco Schettino, responsabile del naufragio della Costa Concordia, e si dice allibito rispetto a “tutto quello che si sta verificando nella nostra amata regione e ancor più nella nostra devastata provincia. Cerco di capire dove ci stanno portando i tanti ‘Schettino’ che guidano la politica regionale e quella dei comuni più importanti. Ebbene sempre per usare la metafora di ‘Schettino’, non vedo all’orizzonte capacità e/o professionalità capaci di superare il mare in tempesta nel quale ci troviamo, ma solo personaggi senza idee che non hanno neanche la capacità di scegliersi consulenti in grado di segnare una rotta che abbia degli obiettivi chiari e definiti. Ci si serve esclusivamente di ‘yes man’, di parenti più o meno capaci, scegliendo strategicamente quelli che non hanno lo stesso cognome in maniera da rendere invisibile l’operazione. Si tratta di operazioni totalmente in danno delle nostre realtà in quanto i migliori, in barba a tutte le dichiarazioni di principio che vengono evocate senza crederci, sono costretti ad emigrare per affermarsi laddove vige il principio della meritocrazia”.

Il consigliere Testa, nel suo lungo exploit, volge lo sguardo al futuro “ipotizzando una attività politica ricca di contenuti, ricca di proposte mirate alla nostra realtà, ricca di coinvolgimenti professionali che abbiano la vista lunga di chi ha esperienze certe e documentate. Questo mi porta a riflettere sul fatto che la politica si può fare in due modi: o rivolgendosi alla base, ai cittadini elettori cioè alla gente, oppure attraverso accordi e intrallazzi al vertice. Si tratta di due strategie che confliggono totalmente, ove si consideri che la prima è stata utilmente utilizzata dopo i grandi rivolgimenti sociali. Infatti, dopo la caduta del fascismo e per un certo numero di anni i grandi partiti storici come la Dc, il Pci, il Psi, il Msi ecc. si sono rivolti direttamente alla gente. Successivamente, raggiunto un nuovo equilibrio, gli appelli alla gente sono diventati sempre più radi per affidarsi sempre di più agli accordi di vertice”

Infine, conclude: “Occorre riprendere l’iniziativa politica, quella vera, quella che parla alla gente: sarà difficilissimo perché i poteri forti non lo consentiranno, ma sono convinto che serva un’azione tenace, proposte concrete sui grandi temi di interesse generale e fare in modo che la gente possa comprendere le proposte e, se le approva, possa appoggiarle politicamente”.

Più letti

progetto #tuttalascuolaconnessa

‘Tutta la scuola connessa’ contro bullismo e cyberbullismo: l’incontro alla Giovanni...

Il presidente Iannucci: "Onorato e orgoglioso per questo progetto" ISERNIA. Nell'ambito del progetto #tuttalascuolaconnessa, prevenzione del Bullismo e Cyberbullismo in collaborazione con l'Istituto Comprensivo Statale...
spot_img
spot_img
spot_img