ISERNIA. Fra una settimana scade il termine ultimo per l’iscrizione al prossimo campionato di serie D. Ma le possibilità che l’Isernia riesca a iscriversi sono davvero ridotte al lumicino. Nei giorni scorsi, il primo cittadino Luigi Brasiello aveva finalmente accolto i numerosi appelli lanciati dalla squadra e si era impegnato a sollecitare gli imprenditori locali. Sta di fatto che finora nessuno si è fatto avanti per sostenere economicamente il club. C’è una cospicua somma da racimolare entro il 10 luglio. Vanno saldate innanzitutto le vertenze ostative all’iscrizione, vale a dire quelle degli allenatori Renna, Mazzullo e Califano. Gli attuali dirigenti (ricordiamo che il titolo è nelle mani di calciatori e staff tecnico, che si stanno occupando anche degli aspetti societari) stanno cercando di transare con i creditori per ridurre l’esposizione debitoria che, come hanno fatto sapere nell’ultima conferenza stampa, si aggira intorno ai 30mila euro. A questa cifra si aggiungono i 47 mila e 500euro per l’iscrizione, come reso noto – tramite comunicato ufficiale – dalla Lega Nazionale Dilettanti. Nel dettaglio ogni società dovrà versare 13mila euro per i diritti di iscrizione al campionato nazionale di Serie D e campionato nazionale Juniores, 3.200 euro come acconto spese (a garanzia di eventuali passività sportive), 31mila euro di fidejussione bancaria, 300 euro tassa associativa ed una quota variabile per l’assicurazione dei tesserati, in base al numero degli stessi risultanti al 30/6/2015. Ai costi dell’iscrizione al campionato, si aggiungono quelli da sostenere per portare avanti la stagione che raggiungono cifre ben più elevate. Fino ad oggi nessun imprenditore locale si è mostrato disposto a sacrificarsi economicamente per i colori biancocelesti. Tuttavia rassicurazioni provengono da Ivan Minichetti e Nicola Panico che, nell’attuale organigramma societario, ricoprono rispettivamente i ruoli di vicepresidente e segretario, secondo i quali qualcosa si starebbe muovendo e al massimo fra tre o quattro giorni, l’Isernia conoscerà il suo destino. Ma siamo davvero agli sgoccioli e visto che in due mesi di accorati appelli non è giunta alcuna risposta concreta, risulta difficile ipotizzare un’iscrizione in extremis che eviterebbe il fallimento del club.
Giu. Cri.
