HomeSenza categoriaSalta la Commissione bilancio, tuona Angelaccio: azzerare tutto entro fine mese

Salta la Commissione bilancio, tuona Angelaccio: azzerare tutto entro fine mese

ISERNIA. Tuona ancora contro l’inutilità della Commissione bilancio. Edmondo Angelaccio, consigliere del Pd al Comune di Isernia, dà l’ultimatum al sindaco Luigi Brasiello, al vicesindaco Maria Teresa D’Achille e al presidente del Consiglio Franco Capone: entro fine mese l’organo consiliare va smembrato. A scatenare la reazione di Angelaccio, l’ennesima seduta deserta della Commissione. Ieri pomeriggio l’ultimo episodio, provocato – come si legge sul profilo Facebook del consigliere Dem – dalla reiterata assenza di un consigliere di maggioranza, “uno che manca sempre e non delega mai, che si sostiene sia fuori per lavoro, ma che qualcuno dice di vedere in giro per la città”. Già qualche settimana fa Angelaccio aveva chiesto l’azzeramento della III commissione la quale, “così com’è composta nei suoi elementi – queste le sue parole -non funziona e non produce nulla” e auspicato di procedere verso il bilancio di previsione con una commissione “operativa e funzionante”. Perché la stessa, proseguiva il consigliere, “anche a seguito di ciò che il presidente (Benedetta Monaco del Pd, ndr) ha affermato durante il Consiglio comunale di inizio giugno prima di andare via senza votare il consuntivo, così com’è, è inutile e va smantellata”.

L’appello a Brasiello, D’Achille e Capone, pertanto, è volto a “sostituire coloro che non vogliano farne parte o che non siano all’altezza di una così nobile e importante Commissione che, ricordo, deve consultare e invitare Consiglio e Giunta su argomenti di rilievo chiaro. Se taluni che mancano e, mi riferisco anche alla minoranza, non ritengano tale Commissione degna di interesse, potranno fare due cose che forse non sanno ancora di poter fare: dimettersi con speditezza e tornare al proprio lavoro, che forse a loro non manca; oppure cambiare Commissione e arrecare il loro danno in altri ambienti della città”.

Punzecchiature, infine, anche contro un esponente del centrodestra, componente della IV commissione ma delegato, ieri, a far parte della III. Il consigliere “ha inteso la delega come ‘ordine mentale’ – conclude Angelaccio – Ecco, vorrei spiegare che per delega si intende una delega fisica: cioè io manco, vai tu al mio posto. Non è che la con la delega si delega anche il pensiero, le opere e le omissioni. Ognuno è libero di pensarla come vuole, il delegato non prende ordini, occupa una sedia che quel giorno un altro consigliere non può occupare”.
Il problema della III Commissione, insomma, torna di stretta attualità. A maggior ragione perché c’è un bilancio di previsione da esaminare e votare. Ammesso che Brasiello abbia i numeri.

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