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‘Aiutaci ad aiutarti’, il manifesto contro le violenze di genere

ISERNIA. Ieri mattina, presso la presidenza del Tribunale di Isernia, è stata presentata l’iniziativa ‘Aiutaci ad aiutarti’, il progetto pensato per spingere le vittime di soprusi, fisici e psicologici, a denunciare le violenze subite. Un vero e proprio disegno contro le violenze di genere quindi, non solo rivolto alla donne, ma contro qualsiasi diversità, al quale hanno aderito Procura, Prefettura, Provincia, Asrem, gli istituti scolastici cittadini, il Consiglio dell’ordine forense e l’Ufficio per la tutela dei minori, presenti oggnuno con un proprio rappresentante ‘in rosa’. 
L’obiettivo del protocollo è sicuramente quello di sensibilizzare la cittadinanza sul tema della violenza che colpisce il più delle volte soggetti indifesi, donne, minori o svantaggiati. Non solo violenze fisiche, ma anche psichiche ed economiche, bullismo, stalking, razzismo, violenze sessuali, omofobia, racket, violenze domestiche, commesse verso individui che il più delle volte non denunciano, ma piuttosto si rinchiudono in loro stessi rendendo più forti gli aguzzini. Si vuole offrire, dunque, alle vittime una sorta di ‘sportello’, in cui soggetti altamente specializzati sono pronti ad ascoltare e aiutare gli utenti a titolo gratuito, sicuramente rappresenterà un utile aiuto a tutti coloro che volessero denunciare i soprusi subiti.
“Il nostro obiettivo è quello di far arrivare un messaggio sia alle vittime di violenze attuali che a quelle potenziali – ha sottolineato il vicepresidente del Tribunale di Isernia, il giudice Elena Quaranta – Spesso si tratta di soggetti ‘deboli’, donne, minori che a fronte di queste condotte subite non sanno a chi rivolgersi. Il messaggio che deve arrivare con l’iniziativa di oggi è che ci sono delle persone specializzate pronte ad ascoltarli e aiutarli”.
Anche Maria Carmela Andricciola, sostituto procuratore, ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa ribadendo la sua piena disponibilità a supportare quanti avessero intenzione di denunciare. “Le porte del mio ufficio – ha infatti dichiarato il pubblico ministero – sono sempre aperte per chiunque voglia denunciare abusi”.
Per quanti abbiano bisogno, è possibile rivolgersi ai seguenti numeri telefonici: 0865/50656 oppure 0865/50630 chiedendo del dirigente scolastico del ‘Cuoco-Manuppella’, Annamaria Pelle, oppure delle professoresse Pina Fardone e Rosalba Testamento, che smisteranno le richieste mettendo in contatto chi ha bisogno direttamente con l’esperto. Questi i tipi di assistenza gratuita erogati: psicologica, medica, legale, spirituale e per eventuali alloggi/ricoveri.

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mikeante

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