Commissione bilancio deserta, “colpa solo del centrosinistra”

ISERNIA. Sul caso delle diserzioni, costanti o casuali della Commissione bilancio al Comune di Isernia, è arrivata a stretto giro di posta la replica del consigliere di ‘Isernia in Comune’, Antonio Lombardozzi.
La sua è una risposta all’esponente del Pd Edmondo Angelaccio, sempre tramite social network, ormai assurti ad agorà politica 2.0. Lombardozzi inizia col dire di condividere una parte delle esternazioni del collega del centrosinistra, ossia quella riferita “a una doverosa e non più rinviabile rivisitazione di composizione e funzionamento delle Commissioni consiliari consultive permanenti così come richiesto dalla minoranza nelle due proposte di modifica dei relativi regolamenti”, entrambe protocollate il 25 maggio scorso. Ma, dopo aver sottolineato di aver presenziato in III commissione su delega scritta, ricorda che la seduta della stessa si sia tenuta a soli due giorni dall’esame in Consiglio comunale degli argomenti in agenda. Una convocazione, insomma, “tardiva ed inefficace”, che non assolve la maggioranza, secondo Lombardozzi, ‘rea’ di non essere stata in grado di garantire il numero legale, necessario allo svolgimento della stessa”.
“La doverosa scelta di fare luce su questa gravissima e reiterata mancanza (sempre più peculiarità distintiva dell’attuale maggioranza di Palazzo San Francesco) – continua l’esponete di centrodestra – è stata frutto di confronto in minoranza, dove (al contrario che in altri consessi) siamo abituati a discutere confrontarci e concordare le azioni politiche da intraprendere. Suggerirei, pertanto (almeno per il futuro), di evitare di esprimere illazioni prive di fondamento circa la buona fede di terze persone e di attenerti alla semplice esposizione dei fatti così come accaduti, aiutandoti eventualmente con i verbali ufficiali che ti consiglio di leggere”.
“Doveroso inoltre precisare – ancora Lombardozzi – che qualora si fosse svolta la seduta di Commissione, sarebbe risultata illegittima, in quanto le convocazioni non sono state notificate nei tempi e nei modi stabiliti per legge dal vigente regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale”. E illegittima potrebbe rivelarsi anche la seduta consiliare di oggi, qualora entro le 24 ore precedenti l’assise “non venisse pubblicato, sull’albo pretorio presente all’interno del sito istituzionale dell’ente, l’elenco degli argomenti da trattarsi nella suddetta sessione di Consiglio, così come previsto dall’art 19 dello stesso regolamento”.