Scarabeo rompe il silenzio: “Verso di me becero opportunismo della politica, ma ho la coscienza a posto”

ISERNIA. “Nella mia vicenda si intrecciano il becero opportunismo della politica, il cinismo del giornalismo, l’atto estremo di un disperato e la superficialità di chi non avrebbe dovuto! La dignità non ha prezzo e io non mi arrenderò finché non mi verrà restituita!”. Queste le prime parole di Massimiliano Scarabeo, ex assessore regionale alle Attività Produttive, dopo la decisione del tribunale del Riesame che, ieri, ha concesso la revoca dei domiciliari nei confronti del politico venafrano e del fratello Gabriele, accusati di truffa alla Regione e Molise e frode fiscale. 

Scarabeo va anche oltre, aggiungendo che nell’ordinanza del giudice per le indagini preliminari di Isernia, Antonio Ruscito, “a pagina 37 è riportato testualmente: ‘non essendo, allo stato, in contestazione un’ipotetica ingerenza politica dello Scarabeo M. nella fase concessoria del contributo …'”. Di qui un’ulteriore consierazione: “Nell’intimo mi resta un interrogativo intriso di amarezza ed è quello se fossero proprio necessarie queste misure infamanti. Ho la coscienza a posto, mostrerò la mia totale estraneità ai fatti”.