HomeNotizieCRONACATrignina, con tre semafori code chilometriche sotto il sole

Trignina, con tre semafori code chilometriche sotto il sole

ISERNIA. Più che la “via del mare” è diventata una vera e propria “via del calvario” per i tanti automobilisti che la percorrono quotidianamente e che aumentano a dismisura nelle giornate dei fine settimana. Si tratta della ormai famigerata SS 650 Fondovalle Trigno che collega Isernia a San Salvo e che negli ultimi giorni (ma ciò si ripete ormai da diversi anni e sempre nei mesi estivi) annovera ben tre semafori per lavori in corso, con percorrenza delle strade a senso unico alternato. Infatti, ai due cantieri posti, nell’ordine procedendo da Isernia, al km. 15,225 per “lavori di manutenzione straordinaria per l`adeguamento delle barriere di sicurezza con ripristino dei giunti ammalorati del viadotto “Chiauci” (come riportato testualmente su stradeanas.it) e al km. 35,061 per “lavori di consolidamento strutturale ed adeguamento sismico del viadotto “Brucianna”, si è aggiunto un cantiere per il rifacimento del manto bituminoso che vede interessato il tratto iniziale, quello compreso tra il km. 0 ed il km. 9,535, con all’interno la galleria “Sella Venditti”, la prima della Trignina.

Di conseguenza il tempo di percorrenza dei nemmeno 80 chilometri tra il capoluogo pentro ed il comune adriatico è salito a circa un’ora e mezza con traffico normale, fino anche a raddoppiare nelle ore di punta e nei giorni festivi, con code lunghissime di auto ad attendere il verde in “lenta cottura” sotto il sole e nell’afa degli ultimi giorni. Unico vantaggio lo ha chi può viaggiare di notte, quando, a fine lavori giornalieri, viene ripristinato il doppio senso di marcia quantomeno nel primo tratto, quello della galleria Sella Venditti.

E, chiaramente, non si sono fatte attendere le proteste degli automobilisti, spesso rivolte agli incolpevoli operai che sono di vigilanza sui cantieri, mentre le istituzioni locali finora hanno preferito tacere.

Ciò che non si riesce a comprendere (e dall’Anas si aspettano risposte in merito) è il perché ogni anno si attenda la stagione estiva per avviare queste opere, sicuramente necessarie per la messa in sicurezza di un’arteria abbastanza pericolosa. I lavori, è opinione comune, potrebbero essere svolti nei mesi primaverili o nei primi mesi autunnali, quando le condizioni atmosferiche sono ancora abbastanza clementi, ed evitare così problemi in piena estate quando gran parte della provincia di Isernia si riversa sull’Adriatico per le vacanze ed è costretta a subire difficoltà enormi.

Il picco dei disagi lo si è avuto domenica 5 luglio scorso, giorno in cui a Vasto è andato in scena lo spettacolo delle Frecce Tricolori. Al termine della manifestazione, che ha visto sulla spiaggia la presenza di decine di migliaia di spettatori, chi si è messo in viaggio per rientrare ad Isernia ha impiegato circa quattro ore a causa del traffico e dei semafori che, con il segnale “rosso”, hanno causato code per circa quattro chilometri.

                                                                                                                                             Camillo Pizzi

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