Le traglie di Jelsi: si rinnova la festa del grano in onore di Sant’Anna

JELSI. Grande successo di pubblico per i 210 anni della festa del grano di Jelsi. Moltissimi turisti sono accorsi anche da fuori regione, calcando le strade del paese per assistere alla tradizionale sfilata di carri allegorici addobbati con l’immancabile grano o con le spighe che tradizionalmente omaggiano Sant’Anna. Un grande successo sottolineato anche dal primo cittadino e dal presidente del Comitato Sant’Anna che hanno approfittato per ringraziare quanti hanno lavorato alacremente per garantire il successo della manifestazione.

“E’ una grossa soddisfazione per tutta la cittadinanza – ha dichiarato il sindaco Salvatore D’Amico – Grazie a tutti gli affezionati che ogni anno vengono anche da fuori regione per ammirare le nostre creazioni allegoriche”.

“Abbiamo lavorato sodo per ottenere questo risultato – ha sottolineato Giovanni Vena, presidente del Comitato Sant’Anna – e penso che dopo tanti sforzi abbiamo ottenuto un buon risultato. Grazie a tutta la comunità di Jelsi che è devotissima a Sant’Anna e perciò sopporterà anche questo caldo pur di venire ad omaggiarla”.

Veri e propri capolavori di artigianato, in cui legno, paglia, grano e spighe sono intrecciate e lavorate a dovere per realizzare opere dedicate alla festa del grano, le traglie. Mezzi agricoli usati nel passato per trasportare materiali diversi: paglia, grano, fieno, legna. La loro forma richiama una slitta munita di una stanga o ‘trèglionë’ a cui agganciare una coppia di buoi. Quest’anno a dare man forte ai giovani del posto sono arrivati i figli degli emigrati all’estero, che nel primo dopoguerra lasciarono il Molise per cercare migliori opportunità. Una nutrita rappresentanza è arrivata da Montreal, in Canada, e haavuto l’opportunità di vivere in prima persona l’ormai centenaria tradizionale festa di Sant’Anna.
Nell’edizione di quest’anno c’era anche un carro dedicato alla ‘Divina Commedia’ e ai suoi personaggi più celebri. A prepararlo, gli studenti dell’istituto comprensivo di Campodipietra, che hanno avuto modo di unire la tecnica e la pratica allo studio sui libri divenendo anche i figuranti che hanno sfilato per le strade del paese.
“Per loro è stato sicuramente un’attività impegnativa – ha dichiarato Mario Ferocino – perché i ragazzi non solo hanno progettato e costruito la scenografia che ha sfilato per il paese, ma hanno anche studiato la ‘Divina Dommedia’ e i suoi interpreti”.
Infine, la serata si è chiusa con il gran concerto di Paolo Belli e della sua band, che ha deliziato il pubblico presente con i maggiori successi della canzone italiana.
                                                                                                                   FC