CAMPOBASSO. La Regione Molise, ieri pomeriggio, ha notificato alla Fondazione Giovanni Paolo II il decreto con cui autorizzava la stessa ad erogare nuovamente i trattamenti chemioterapici. Nel provvedimento, inoltre, è stata anche ampliata la gamma dei farmaci disponibili per tali terapie. L’appello lanciato alle istituzioni locali nei giorni scorsi dalle associazioni di volontariato ‘Iris’ e ‘Armida Barelli’ è stato ascoltato ed in poche ore, già da questa mattina, la direzione sanitaria della Cattolica ha reso nuovamente disponibili per i pazienti oncologici tali cure.
“Prendiamo atto – si legge nel comunicato congiunto delle due associazioni – che il nostro grido di dolore è stato ascoltato da chi poteva e doveva agire. Ringraziamo la Regione Molise per aver emanato questo provvedimento e dimostrato attenzione alle istanze che arrivano dal mondo dell’associazionismo ospedaliero. A noi interessa solo che i malati possano tornare a curarsi alla Cattolica, perché chi è colpito da una patologia oncologica ha il diritto di potersi rivolgere a questa struttura che offre prestazioni di altissima qualità”.
La speranza che le onlus in questione si auspicano per il futuro è quello che la classe politica locale possa preservare quello che definiscono un ‘fiore all’occhiello’ della sanità molisana che da tredici anni opera con grande professionalità in regione. “Ci auguriamo – si apprende, infine, dalla nota stampa – che la notizia circolata in questi giorni di una forte riduzione dei posti letto non sia fondata e che la Cattolica possa continuare ad essere un ‘fiore all’occhiello’ del Molise. Le Istituzioni devono mobilitarsi, su tutti i fronti, perché la Cattolica rimanga dov’è da ormai tredici anni”.
