Regione, il centro-destra interviene sul caso Cattolica: “è stata scritta l’ennesima pagina nera di questo governo regionale

CAMPOBASSO. Il pressing del centro-destra in Consiglio regionale sull’operato di Frattura si fa sempre più incalzante. Questa volta a far discutere è l’ennesimo dietrofront sul blocco dei trattamenti chemioterapici alla Cattolica di Campobasso. Infatti, grazie all’appello di alcune associazioni di volontariato la Regione ha deciso di ripristinare tali cure presso la struttura di Largo Costantino Gemelli.
“Ancora una volta, – si legge nella nota stampa dei Consiglieri di centrodestra – come già successo in passato, abbiamo dovuto assistere alle denunce lanciate da associazioni di volontariato, di liberi cittadini, di familiari, richiamanti il Governo regionale a rispettare quanto sancito dall’art. 32 della nostra Carta Costituzionale: il diritto alla salute”.
Dunque, un ‘fare’ decisamente inusuale per un Commissario della sanità che, a detta della Fusco Perrella e di Sabusco, invece di garantire il diritto alla salute dei cittadini molisani agisce seguendo freddi criteri ragionieristici applicando salvo poi ritornare su i suoi passi e addirittura autorizzare la Fondazione ad utilizzare ulteriori ed innovativi farmaci oncologici.
“La pronta smentita del Commissario ad Acta, – incalzano la Fusco e Sabusco – di fatto ritornato sui suoi passi, assicurando con il decreto n. 51/2015 le cure oncologiche con farmaci innovativi, non possono che lasciarci basiti e farci porre nuovi interrogativi sulle decisioni poste in essere e assunte da questo Governo regionale. Invece di pensare alla salute, al benessere e al rispetto della dignità dei cittadini e dei diritti del nostro territorio si ragiona unicamente in termini ragionieristici riguardo un tema importante come quello della Sanità”.
Come se non bastasse in tal modo, comunque, si incide sui servizi erogati dalla stessa struttura sanitaria campobassana, centro di ricerca d’eccellenza, che garantisce ai molisani un valido punto di riferimento in campo sanitario. Senza dimenticare l’importanza che la stessa Cattolica riveste per l’intera economia locale grazie al circa 45% dei suoi pazienti che provengono da fuori regione. Dopo l’accaduto la struttura commissariale ha comunque garantito che i tagli ai posti letto non dovrebbe riguardare i servizi convenzionati di Oncologia e Cardiochirurgia.
“La riduzione dei posti letto – concludono i rappresentanti di centrodestra – non riguarderà né l’area oncologica né l’area cardiochirurgia anche se possiamo solo prenderne atto non potendo verificarle poiché Frattura non ha ritenuto opportuno portate i programmi operativi all’attenzione del Consiglio regionale. Ancora una volta l’Assise è stata depauperata del suo ruolo istituzionale e rappresentativo, privando la minoranza della possibilità di aprire un dibattito costruttivo su alcuni aspetti critici della riforma della sanità”.
                                                                                                                    FC