Omicidio Cancelliere, l’assassino torna in carcere

MILANO. Roberto Colombo è tornato in carcere, a Bergamo. L’ex compagno dell’isernina Stefania Cancelliere, 39 anni, condannato in Appello a 17 anni di carcere per l’omicidio della donna – uccisa brutalmente a colpi di mattarello – tramite i suoi legali, ha già chiesto istanza di revoca della misura cautelare con conseguente richiesta dei domiciliari. Lo si apprende dalla pagina Facebook ‘Giustizia per Stefania Cancelliere’, dove si legge testualmente: “Abbiamo ufficialmente appreso che Roberto Colombo è stato trasferito nel carcere di Bergamo. Ma è stata già presentata una seconda istanza affinché Colombo torni agli arresti domiciliari e, pertanto, chiediamo di continuare a sostenere la nostra petizione fino a sentenza definitiva. Intanto ringraziamo di cuore tutti coloro che fin qui ci hanno aiutato”.

La petizione in questione puntava a raccogliere almeno 2.500 firme per chiedere che l’assassino della donna scontasse la pena in carcere fino a sentenza definitiva. Il traguardo non è stato ancora raggiunto, mancano circa 200 firme, ma il risultato è stato comunque conseguito. Colombo, nelle scorse settimane, aveva pubblicato un video su Youtube in cui tentava di discolparsi da quanto accaduto. In buona sostanza l’autore dell’omicidio tentava di far passare la tesi del raptus, sminuendo la premeditazione del delitto operato nei confronti di Stefania che, peraltro temendo per la sua incolumità, lo aveva già denunciato per stalking. Da parte dell’ex primario di Oculistica, dunque, una palese violazione del divieto di comunicazione con l’esterno imposta ai soggetti sottoposti agli arresti domiciliari che spinse l’avvocato Livio Cancelliere, fratello della vittima, a lanciare la petizione sul famoso portale Change.org.