Tedeschi: area di crisi, ora avanti tutta con i progetti di rilancio

ISERNIA. A un anno dal patto ‘Il Molise che non si arrende’, finalmente si raccolgono i frutti di un’azione sinergica di tutti gli attori sociali e istituzionali: il riconoscimento dell’area di crisi industriale complessa per il territorio compreso tra le province di Isernia e Campobasso, da Campochiaro a Venafro, senza dimenticare la zona Trivento-Montefalcone.

“Un risultato straordinario – afferma Cosmo Tedeschi, responsabile per lo Sviluppo Economico del Pd Molise – che premia lo sforzo congiunto della Regione, degli amministratori locali, della politica, dei parlamentari, delle parti sociali, delle associazioni, dei sindacati e delle organizzazioni degli imprenditori e del lavoro autonomo. Bisogna dare atto al presidente Frattura di averci sempre creduto. E io, come lui, non ho mai mollato, assolutamente: più volte mi sono recato presso il ministero dello Sviluppo economico per incontrare i dirigenti e il viceministro, rappresentando un dramma occupazionale, soprattutto per la provincia di Isernia, che ha portato alla perdita di oltre 2.500 posti di lavoro, considerando anche l’indotto di grandi imprese come Ittierre e Gam. Sono sempre stato del parere che l’area di crisi – come più volte sottolineato nei miei interventi a mezzo stampa e in tv – fosse l’unica boccata d’ossigeno possibile per questa regione. E nelle assemblee di partito ho lavorato alacremente affinché il Pd si battesse, all’unisono, per conseguire il risultato che ora abbiamo incassato, grazie all’impegno di tutti.

Ora, però, occorre fare ancora gioco di squadra tra tutte le parti in causa per puntare allo sviluppo vero, a un rilancio che passi per programmi operativi concreti, utili ad attirare investimenti e creare opportunità occupazionali. E soprattutto, non bisogna incappare negli errori del passato: massima concertazione sugli interventi da portare avanti, ma i progetti da mettere in cantiere ora vanno portati a compimento, fino alla fine. Il Molise non si può permettere – come nel caso di altre opere – di rischiare di perdere finanziamenti per la contrarietà di pochi: la strada stavolta è segnata e indietro non si torna”.

“L’occasione – continua Tedeschi – è irripetibile e non può essere sprecata. Le basi da gettare per il nuovo sviluppo dovranno essere solide e durature. Come ho già avuto modo di dire in tempi non sospetti, per sostenere le industrie in crisi occorre vagliare i progetti in sospeso e scegliere quelli migliori. Le misure a disposizione, grazie al decreto firmato dal ministro dello Sviluppo Economico Federica Guidi, saranno molteplici. In Molise avremo fondi straordinari, incentivi, sgravi fiscali e condizioni favorevoli per investire. Bisognerà concentrarsi, dunque, sulla vasta platea dei fuoriusciti dal mondo del lavoro, che costituiscono il target a cui prioritariamente la Regione intende rivolgersi (con una riserva significativa di destinazione delle risorse), ma anche ai giovani in cerca di prima occupazione, attraverso la qualificazione dell’offerta di istruzione e formazione tecnica e puntando alla specializzazione degli stessi mediante l’attivazione di percorsi altamente formativi nell’ambito dei settori maggiormente coinvolti dalla crisi”.

L’intera provincia di Isernia, com’è noto, è stata ricompresa nell’area di crisi. “E’ soprattutto per questo territorio – conclude Tedeschi – che la politica dovrà ingegnarsi per recuperare, in modo attivo, coloro che hanno perso il posto di lavoro, attraverso una strategia realmente innovativa che parte dalla conoscenza singolare dei lavoratori, dalla presa in carico di ciascuno di essi e dallo studio di un percorso individualizzato di politiche attive.”.