HomeSenza categoriaAgnone, sfilata di auto d’epoca in difesa del Caracciolo

Agnone, sfilata di auto d’epoca in difesa del Caracciolo

AGNONE. Dalla Capitale i tassisti originari dell’alto Molise sono tornati a sfilare in difesa dell’ospedale di Agnone. Alla manifestazione svoltasi ieri, domenica 16 agosto, hanno preso parte anche gli albergatori e i garagisti originari del luogo ma residenti fuori regione e la diocesi di Trivento. La richiesta unanime è quella di salvare il nosocomio agnonese dai tagli alla sanità che stanno riducendo al lumicino l’attività del ‘San Francesco Caracciolo’. A dire il vero, già lo scorso 9 maggio si tenne una rassegna simile, ma da allora non si sono registrate novità rilevanti. Il tema tanto delicato ha ricevuto l’adesione anche di tutta la diocesi di Trivento che, insieme al vescovo Domenico Scotti, ha preso parte all’evento lanciando un accorato appello contro la chiusura del presidio ospedalier.

“Noi della diocesi di Trivento – ha dichiarato monsignor Scotti durante il raduno – abbiamo stilato un documento indirizzato a tutte le autorità locali e nazionali compreso il presidente della Repubblica, che ha risposto invitando i governatori di Abruzzo e Molise a riconsiderare le esigenze della popolazione locale attraverso un rilancio concreto del territorio, dunque non soltanto in ambito sanitario. Mi auguro che. attraverso queste manifestazioni. coloro i quali hanno la responsabilità di gestire la cosa pubblica prendano in considerazione le richieste di questo territorio”.
L’obiettivo comunque era quello di sensibilizzare tutta l’opinione pubblica locale, approfittando del periodo estivo in cui affluiscono numerosi turisti, su di un tema importantissimo come quello della tutela del diritto alla salute, specie per una popolazione che risiede in un’area montana a cavallo tra due regioni. La via d’uscita sarebbe quella del riconoscimento di ospedale di area disagiata da parte del Consiglio dei ministri che, però, tarda ad arrivare. Per tali ragioni il responsabile del ‘Comitato tassisti’, Tonino Schiappoli, ha voluto chiedere un incontro con i vertici Asrem e con il governatore Paolo Frattura, proprio per fare chiarezza sulle reali prospettive future del Caracciolo.
“Siamo ritornati a manifestare – ha dichiarato ai microfoni di Telemolise Schiappoli  – con le auto d’epoca, dopo il primo corteo di taxi del 9 maggio scorso, per ribadire che l’ospedale di Agnone non deve chiudere perché è un presidio di montagna a confine tra due regioni e al servizio di una popolazione ricadente in un’area disagiata. La nostra manifestazione ha trovato la convinta adesione di albergatori, garagisti, anch’essi originari del luogo, per chiedere un incontro con i vertici dell’Asrem e con Frattura per fare chiarezza sul futuro del Caracciolo”.
                                                                                          

Francesco Clemente

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