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Isernia, centrodestra già in campagna elettorale: la fine di Brasiello è avviso di sfratto a Frattura

ISERNIA. Dopo il naufragio dell’esperienza amministrativa di Brasiello non si fanno attendere i commenti, degli esponenti politici del centrodestra, del Movimento 5 Stelle e della società civile, sui social network. Il filo conduttore della critica non risparmia, quella che viene definita come una impalpabile azione amministrativa, capace di perdere i simboli cittadini, università e ospedale in testa. Dalla segreteria locale di ‘Noi con Salvini’ sottolineano come l’accaduto sia un avviso di sfratto anche per Frattura.

“Impallinato sul bilancio, Gigi Brasiello – si legge sul profilo Facebook del partito Noi con Salvini – non è più sindaco di Isernia. Decade anche da presidente della Provincia. È durato solo due anni e quattro mesi a palazzo San Francesco. Lui, espressione della cosiddetta società civile, ha scontato la sua inesperienza e, non da ultimo, la sua amicizia con Frattura. Ci ricorderemo di questo breve periodo per i danni prodotti invece dalla sua amministrazione, che non ha saputo difendere l’università prima, l’ospedale poi. La caduta di Gigi Brasiello noi la consideriamo anche come avviso di sfratto a Paolo di Laura Frattura, governatore della regione Molise, l’artefice numero uno della disfatta isernina del centrosinistra. Gli suggeriamo di dimettersi, per evitare altre figuracce. Ed adesso tocca anche a Noi con Salvini programmare il rilancio del territorio cominciando proprio da Isernia. Non si illuda nessuno, Noi avremo la nostra proposta in termini di idee e di uomini e donne. Poi saranno i cittadini a scegliere. Auspichiamo una larga partecipazione. Il futuro ci appartiene”.

Non si fanno attendere neanche i propositi per il futuro: infatti, Lucio Pastore, esponente del comitato Veneziale Bene Comune, lancia l’idea di superare i classici schieramenti ripercorrendo l’esperienza che negli anni ’90 diede i natali alla lista del ‘Ponte’ capace di traghettare la città fuori dal guado. “E’ finita l’agonia di questa esperienza politica del comune di Isernia – ha commentato l’ex primario del Pronto Soccorso del Veneziale – Un’armata Brancaleone fatta per raccogliere voti, senza un’anima politica che potesse dare un chiaro indirizzo. Chiudono uffici, negozi, attività. I giovani emigrano, l’ospedale viene fatto morire per consunzione. Se non si riesce ad andare oltre le classi politiche di centrodestra o centrosinistra che hanno fallito su tutto il fronte, se non si riesce a selezionare una nuova classe dirigente, con una progettualità solida, capace di creare vere prospettive, avremo la morte definitiva di questa terra. Ci vorrebbe lo spirito che portò alla formazione della lista del Ponte, che allora ruppe i vecchi schemi e fu capace di proiettare la città verso il nuovo. Non di un uomo solo ha bisogno il territorio, ma di un’intera classe dirigente nuova, onesta e preparata, Saremo capaci di questo miracolo o dobbiamo lasciarci morire con le solite ombre del passato?”.

Sulla stessa linea di Pastore è Antonio Federico, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, il quale esorta ogni singolo cittadino ad avviare la svolta, superando lo schema dei partiti utile solo ad occupare poltrone. “Cade la Giunta Brasiello e – ha dichiarato Federico – in primavera si tornerà a votare. Isernia ora deve rispondere. I cittadini devono sostituirsi ad un centro-destra-sinistra che in cinque anni non è riuscito a trainare fuori dal buio l’amministrazione comunale. Bisogna rispondere ‘presente’ e questa volta non possono esserci scuse: chi vuole davvero il cambiamento deve essere quel cambiamento!”

Invece, l’auspicio dell’esponente del Nuovo Centrodestra, il senatore Ulisse Di Giacomo, è quello di ridare speranza nel futuro all’intera Regione dopo gli ultimi anni a guida Partito Democratico. “Nel panorama politico regionale – ha sottolineato – Isernia ha da sempre occupato un ruolo fondamentale. La caduta di Brasiello sarà il primo passo verso l’ implosione del Pd regionale e la fine ingloriosa di Frattura. Ed il Molise tornerà ad essere una Regione normale”.

Non è mancato neanche il commento dell’ex assessore regionale alla Sanità, Filoteo Di Sandro, che si è detto pronto da subito a lavorare per dare alla città una nuova amministrazione di centrodestra che sappia ridare ad Isernia i fasti di un tempo. “È caduta l’amministrazione comunale di Isernia. Brasiello – ha dichiarato il coordinatore regionale di Fratelli d’Italia – non è stato capace di gestire la propria maggioranza. Solo guerra di poltrone. Da domani cominciamo a lavorare per dare a Isernia una nuova amministrazione stabile e duratura, di centrodestra”.
                                                                                                                                                                                                                   FC

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