Si teme l’effetto Brasiello: sinistra a pezzi pure a Termoli e Campobasso. E in Regione…

CAMPOBASSO. Quello di Isernia può essere un pessimo segnale per l’intero centrosinistra regionale, che governa praticamente ovunque in Molise. Se le vittorie degli ultimi anni (nelle città più importanti) alle amministrative avevano rafforzato la forma e la sostanza di una coalizione giunta al potere dopo la lunga stagione del centrodestra, l’incredibile caduta di Palazzo San Francesco non può che mettere in allarme il Pd e i suoi alleati, perché si rischia di assistere a una pericolosa inversione di tendenza: un effetto a catena che può travolgere tutto.

La fine dell’era Brasiello non è un incidente, non è casuale: è squisitamente politica e nasce da faide interne ai democratici, da una maggioranza divisa e poco omogenea e dall’incapacità di dare una governance forte, sicura e affidabile alla città. Per tali motivi, l’onda lunga della crisi potrebbe centrare in pieno Palazzo San Giorgio. Perché a Campobasso il Sindaco Antonio Battista vive gli stessi problemi dell’ormai ex collega: fatica a gestire una maggioranza eterogenea e spaccata, dove i dissidenti dettano il ritmo (tra consigli comunali che saltano e continue prese di distanza) e l’attuale Giunta perde consensi a vista d’occhio tra i cittadini.

Va meglio a Termoli, dove l’amministrazione Sbrocca sembra mentanere una certa serenità pur non accendendo gli entusiasmi. Ma occhio agli ultimi dissidi tra il primo cittadino e l’assessore Florio, potrebbero creare le prime crepe che renderebbero meno sicura la legislatura.

E infine l’stituzione più importante: la Regione. Con Frattura che di certo non gode in questo periodo di grande popolarità e che a breve dovrà maneggiare un rimpasto che si annuncia a maggior ragione delicato e decisivo. Impossibile accontentare tutti e c’è chi parla già di un Vincenzo Niro pronto a mollare il centrosinistra. Senza dimenticare l’eterna ed estenuante rivalità con Ruta e la grossa incognita Rialzati Molise, movimento che al prossimo giro potrebbe (come molti dei suoi simpatizzanti sperano) tornare a casa, ovvero nel centrodestra.

Ostacoli da affrontare con una sola certezza: Isernia è persa, le prossime battaglie saranno dure e imprevedibili.

 

Jones