Provincia, Di Lucente presidente per il centrodestra

ISERNIA. Alto Molise sempre più desideroso di riscatto nello scacchiere politico provinciale (e non solo). La sfida per la presidenza della Provincia di Isernia, infatti, potrebbe essere un affare tutto interno alla zona montana del territorio pentro. E il centrodestra, ringalluzzito dalla fine anticipata del mandato di Luigi Brasiello, non può certo stare ad aspettare le mosse degli avversari, ancora attoniti per l’inaspettato terremoto politico provocato dalla ‘caduta’ del Comune di Isernia.

Il nome più ricorrente in queste ore, secondo indiscrezioni, è quello del sindaco di Vastogirardi Andrea Di Lucente, sul quale in tanti della coalizione starebbero sondando il terreno. Già assessore all’Ambiente in via Berta prima, poi direttore dell’Agenzia Sfide, in seguito richiamato nell’esecutivo dall’ex presidente Mazzuto con delega all’Istruzione, Di Lucente avrebbe l’esperienza amministrativa necessaria per assicurare all’ente una guida sicura. Senza contare che, dalla sua, ha anche la giovane età, le capacità manageriali e il decisionismo che gli derivano dall’essere un imprenditore e il merito di aver vinto le elezioni comunali, nel 2014, in una fase allora tutta favorevole al centrosinistra. Sull’altro piatto della bilancia, tuttavia, potrebbe pesare il fatto della sua storica vicinanza con un altro ex presidente dell’ente, Raffaele Mauro. Un’amicizia personale e politica, quella con l’avvocato isernino, che disegna per Di Lucente un profilo tutt’altro che allineato alla corrente ‘ioriana’ del centrodestra, ammesso che la stessa abbia ancora la forza per esprimere diritto di veto.

Ma se Di Lucente fosse davvero interessato alla partita, risulterebbe difficile trovare un’alternativa altrettanto di spessore. Come sindaco di Vastogirardi, difatti, avrebbe gioco facile a tessere alleanze con gli altri sindaci e consiglieri comunali dell’alto Molise, fondamentali visto il meccanismo del voto ponderato che premia, con il Comune di Isernia fuori gioco perché commissariato, rispettivamente Venafro, Agnone e Frosolone.  Prova ne è la tornata elettorale 2014, quando il primo cittadino tuonò contro gli accordi del centrosinistra che estromisero il territorio montano dall’avere una rappresentanza di vertice in un ente istituzionale, pur di secondo livello come la Provincia, a beneficio del già sindaco di Isernia Luigi Brasiello. Di Lucente, insomma, avrebbe gradito maggiormente la discesa in campo del sindaco di Capracotta Antonio Monaco, nonostante fosse del Pd, quale importante opportunità di riscatto per le aree periferiche. Insomma, una eventuale partecipazione di Di Lucente alle Provinciali – in programma tra circa trenta giorni, secondo la legge Delrio – potrebbe fare leva su un consenso addirittura bipartisan e costituire una grossa opportunità di ‘rinascita’ per il centrodestra.

Ma nel centrosinistra, invece? Dopo la ritirata a metà del sindaco di Filignano e consigliere uscente Lorenzo Coia – che ha precisato di non voler fare una mossa se l’investitura non arriverà dai partiti e dall’assise di via Berta – al momento non c’è ancora un nome sul quale si sia trovata una possibile convergenza. Anche se, per l’alto Molise, potrebbe essere della partita il giovane sindaco di San Pietro Avellana, attuale consigliere provinciale e presidente dell’Assomab Francesco Lombardi. In tal caso, si assisterebbe a una competizione elettorale tra due sindaci altomolisani. Un’iniezione di fiducia, se non altro, per un territorio troppo spesso dimenticato dalla cosiddetta politica che conta.