ISERNIA. Si sono conclusi oggi i due giorni di festeggiamenti in onore dei Santi Cosma e Damiano. Una ricorrenza molto sentita dai cittadini di Isernia che prevede, oltre alla tradizionale fiera nel centro storico, anche la processione delle statue dei santi dalla cattedrale all’eremo. Una devozione consolidatasi negli anni, tanto da rendere l’evento forse più sentito della stessa festa patronale di San Pietro Celestino. Una circostanza che, come ha sottolineato il vescovo Camillo Cibotti, potrebbe essere riconducibile a eventuali guarigioni o miracoli attribuiti proprio ai Santi.
“I Santi medici si sono occupati – ha sottolineato il vescovo ai microfoni di Telemolise – di sanare le malattie, ma attraverso quest’attenzione al corpo la loro azione faceva risaltare come dobbiamo avere sempre la cura del nostro cuore, della nostra anima, delle nostre intenzioni”. Un legame molto forte con Isernia, che comunque trova diverse spiegazioni, come quella suggerita da monsignor Claudio Palumbo, vicario generale della diocesi di Isernia-Venafro, secondo cui tutto è da ricondursi al ritrovamento di alcune reliquie proprio nel santuario cittadino dedicato ai Santi medici.
“Dagli anni ’80 – ha precisato monsignor Claudio Palumbo – sappiamo di un ritrovamento, proprio nel santuario dei Santi Cosma e Damiano, di una cassettina di ceramica contenente dei vetri soffiati che gli studiosi fanno risalire al 5°-6° secolo dopo Cristo, all’interno della quale sono contenuti dei pezzi di osso.”. La devozione verso i Santi Cosma e Damiano è condivisa dagli isernini con gli abitanti della frazione Olivella di Sant’Elia Fiumerapido, paese della provincia di Frosinone. Un connubio che ogni anno porta i fedeli ciociari a partecipare ai festeggiamenti isernini, sfociato, nel 2011, in un gemellaggio tra i due Comuni .
“I parrocchiani della nostra frazione – ha dichiarato un fedele ciociaro – hanno l’onore di portare in questa giornata le reliquie dei santi. Ogni anno veniamo alle celebrazioni di Isernia per tramandare alle future generazioni questa tradizione antichissima. Un rapporto, quello tra Isernia e Sant’Elia, suggellato nel 2011 da un gemellaggio che rafforzerà i rapporti tra le due cittadine”.
