CAMPOBASSO. Presieduto dal vice Presidente Cristiano Di Pietro, si è tenuta nel pomeriggio di ieri una seduta del Consiglio Regionale del Molise nel corso della quale i Consiglieri Antonio Federico e Patrizia Manzo hanno interpellato il Presidente della Regione e l’Assessore ai Trasporti per “conoscere i risultati dell’azione del Governo regionale in merito alla richiesta di fermata della Frecciarossa nella stazione di Termoli”.
Nel suo intervento di illustrazione dell’interpellanza, il Consigliere Federico, ha ricordato come la linea Milano-Bari sia una delle direttrici fondamentali della rete nazionale e che essa si sviluppa in un tratto a ridosso della costa Adriatica quasi privo di gallerie. Un tratto che per la gran parte del suo percorso –ha evidenziato il Consigliere- è a doppio binario, a eccezione del tratto Termoli- Lesina che attualmente è ad un solo binario, tanto da meritarsi l’appellativo di “collo di bottiglia” della linea Adriatica. Federico ha quindi rilevato come il potenziamento tecnologico della Tratta Termoli-Lesina risulta strategico e necessario al fine di rendere efficiente tutta la tratta adriatica, portando benefici rilevanti in termini di riduzione di tempi di percorrenza. In questo quadro, ha spiegato ancora l’esponente del Gruppo Movimento 5 Stelle, Trenitalia ha ufficializzato che dallo
scorso 20 settembre, sulla direttrice adriatica, sarà disponibile un treno Frecciarossa con due corse Milano-Bari. Il Frecciarossa, come previsto dalle disposizioni di Trenitalia, prevede una serie di fermate, nessuna delle quali nella stazione di Termoli. Il Consigliere Federico nello stigmatizzare l’esclusione della stazione molisana, ha evidenziato come il servizio Frecciarossa, se attivato, non
solo consentirebbe ad un’intera regione di spostarsi verso il nord della penisola, ma servirebbe il flusso di passeggeri anche del basso Abruzzo e dell’alto foggiano.
Nel suo intervento l’Assessore ai Trasporti, Pierpaolo Nagni, ha voluto innanzitutto ricordare l’impegno del Governo regionale per potenziare lo spostamento su ferro nel Molise al fine di fornire ai cittadini un’alternativa di mobilità pubblica reale e concorrenziale rispetto a quella su gomma.
L’esponete della Giunta ha quindi sottolineato come lo stesso Esecutivo abbia fatto sentire forte la propria voce, facendo proprie le istanze dei cittadini e dei territori interessati, nel percorso progettuale e realizzativo del raddoppio del tratto ferroviario Termoli-Lesina, tanto da ottenere l’approvazione da parte del Cipe di specifiche prescrizioni nella realizzazione di un’opera che è sicuramente ritenuta strategica per lo sviluppo della mobilità nazionale e interna.
In tale contesto si inserisce –ha detto Nagni- una decisione assunta da Trenitalia, senza sentire né il Governo nazionale, né le Regioni interessate, di far partire, in via sperimentale, un collegamento denominato “Frecciarossa” tra Milano e Bari. Un collegamento sperimentale che consente di utilizzare velocità sostenute, superiori a quelle di una rete non ad alta velocità, in alcuni tratti di questo percorso, sicuramente in gran parte del percorso Milano-Ancona e in altre specifiche parti
del restante tragitto fino a Bari. Sperimentazione che secondo Nagni, non riesce, evidentemente, a offrire agli utenti tempi di percorrenza, rispetto ad una Frecciabianca, ancora significativi o paragonabili all’alta velocità del versante tirrenico. Ciò a causa della non ultimazione dei lavori dell’alta velocità su tutto il percorso Milano-Lecce. Certo l’esclusione di Termoli è sicuramente un fatto negativo, ha detto ancora l’Assessore, ma trattandosi solo di una sperimentazione per un tempo definito e non lungo, come assicurato dallo stesso Ministero, possiamo avere una ragionevole tranquillità circa il soddisfacimento a breve delle richieste del Molise nell’ambito di una stabilizzazione del collegamento. Tutto questo, individuando fermate il più possibile utili e comode per l’utenza termolese e molisana. Come pure –ha riferito ancora Nagni- la Regione Molise ha protestato vigorosamente per la cancellazione fatta, sempre unilateralmente, da parte dei Trenitalia, di una corsa notturna Bari-Milano, con fermata a Termoli. Corsa che consentiva ai passeggeri molisani di raggiungere, viaggiando durante la notte, Milano di prima mattina. Occorre quindi –per Nagni- che Trenitalia, nelle sue decisioni sia sperimentali che di strutturazione del servizio, si confronti con il Governo nazionale e con le Regioni al fine di evitare il crearsi e il ripetersi di malcontenti, disagi e disservizi per i territori, per il turismo e per le varie utenze.
Il Consigliere Federico si è dichiarato parzialmente soddisfatto della risposta avuta dall’esponente dell’Esecutivo.