Isernia, arriva il colpo di grazia. Iorio svela: Frattura vuole la ‘sparizione per legge’

ISERNIA. Una legge sul riordino istituzionale delle Province “che prevede ulteriori penalizzazioni delle stesse e quindi in particolare della provincia di Isernia”. Il colpo di grazia per Isernia e l’alto Molise, secondo il consigliere regionale Michele Iorio, che lancia l’allarme di fronte al totale abbandono cui sembra destinato il territorio pentro, vittima dei tagli a scatola chiusa del governo Renzi  con l’avallo più o meno consensuale delle istituzioni regionali al potere.

L’ex governatore tuona contro Paolo Frattura. “Gli eventi in negativo che perseguitano la nostra regione si susseguono ogni giorno – dichiara Iorio – mentre la politica del governo regionale e della sua maggioranza segna il passo e appare assolutamente incapace di impedirne il declino. La chiusura della prefettura di Isernia è l’elemento più visibile di una discriminazione istituzionale nei nostri confronti. Le sue immediate conseguenze sarebbero a dir poco distruttive per il nostro futuro”.

L’esponente forzista si augurava, da parte di Frattura, uno scatto di reni, ma ha dovuto constatare che la realtà dei fatti è tutt’altra: “Il presidente della Regione dovrebbe alzare il tono del dissenso in ogni sede, rifiutando anche semplicemente l’ipotesi di simili provvedimenti. Assistiamo invece all’assenza di qualsiasi sussulto di orgoglio e responsabilità anche nella difesa di diritti costituzionalmente garantiti in cambio di baci, abbracci e qualche selfie con il presidente del Consiglio Renzi, che riguardano forse l’esigenza di una personale visibilità che non porta a nulla, anzi, riceviamo penalizzazioni continue e assolutamente disastrose”.

Poi la rivelazione choc:”Di fronte al dramma che sta vivendo soprattutto l’Alto Molise, la Regione propone una legge sul riordino istituzionale delle Province che prevede ulteriori penalizzazioni delle stesse e quindi in particolare della provincia di Isernia. Su tale argomento terrò domani, 2 ottobre, una conferenza stampa ad Isernia presso la sede politica di via Libero Testa n. 69 alle ore 11”.

Contattato telefonicamente, l’ex presidente fornisce qualche anticipazione al riguardo. Le note dolorose sono tante, troppe. Lo si intuisce dl tono di voce, tutt’altro che rassicurante, per quel che sta accadendo nell’inerzia assoluta del centrosinistra regionale. La proposta di legge, che dovrà essere discussa in I commissione, è la n. 502 del 23 settembre scorso, ‘Disposizioni di riordino delle funzioni esercitate dalle Province in attuazione della legge 7 aprile 2014, n.56 (disposizioni sulle città metropolitane, sulle Province, sulle unioni e fusioni dei Comuni)’.

Approvata all’unanimità dei presenti (assente il vicepresidente della Giunta regionale Michele Petraroia), la proposta, secondo Iorio, non farebbe altro che applicare alla lettera quanto disposto dalle legge Delrio n. 56 del 2014 che, in sostanza, prevede la soppressione di tutte le Province a partire dal 31 ottobre prossimo e la trasformazione delle stesse in ‘enti di area vasta’.  Ora, il ruolo politico della Regione si gioca “proprio su tale processo, che andava articolato a tutela di tutto il territorio del Molise – spiega l’ex governatore – Una Regione attenta, infatti, avrebbe dovuto trasferire quante più deleghe possibile alle Province finché sono ancora tali e, con esse, anche le corrispondenti risorse. In altre parole, il personale di via Berta, oltre 150 persone, sarà trasferito tutto a Campobasso. Invece, Frattura avrebbe potuto lasciare questi lavoratori sul territorio di Isernia e, anzi, mandarne di più, in modo da ridurre lo squilibrio”.

Quando si parla infatti di funzioni e competenze trasferite alla Regione, “si parla solo di Campobasso. E’ questa la politica territoriale del centrosinistra, il resto sono chiacchiere”, commenta Iorio con amarezzaIsernia e l’alto Molise non vengono minimamente salvaguardati, nella proposta di legge non c’è una sola parola al riguardo. Qual è, allora, la vera politica che questi signori intendono portare avanti sul territorio? Io avevo proposto, a suo tempo, di lasciare a Isernia l’Istituto autonomo case popolari, ma neanche questo è stato fatto. Frattura, in sede di Conferenza Stato Regioni, dovrebbe esercitare tutta la propria forza, abbandonando il tavolo e facendo le battaglie necessarie. Invece, sta solo centralizzando tutto. Recependo le leggi Delrio e Madia sul riordino delle funzioni dello Stato, il risultato è che Isernia scompare. Poi, il passo successivo – conclude Iorio – per chi non se ne sia ancora reso conto, sarà la sparizione dell’intera regione”.

Singolare, a questo punto, che Frattura, dal proprio profilo Facebook, abbia fatto sapere di aver scritto una lettera al ministro dell’Interno, Angelino Alfano, per chiedergli di salvare la prefettura di Isernia dai tagli previsti nel riassetto del Viminale sul territorio. Quasi una forma di schizofrenia politica: da un lato si accetta supinamente la spoliazione di una parte del territorio, dall’alto si pratica un timido difensivismo, magari solo di facciata.

“Al Ministro Alfano – si legge sulla bacheca di Frattura – abbiamo espresso in questi giorni, con una lettera scritta, forte preoccupazione per le scelte adottate in virtù del processo di snellimento dell’apparato pubblico. Un principio giusto e necessario, ma da praticare con un’attenzione maggiore alle singole realtà. Uno sbaglio intervenire in maniera tanto netta in una regione, la nostra, i cui centri istituzionali per natura sono già ridotti. Ci preoccupa la complessità di ripercussioni negative che la soppressione della prefettura di Isernia stabilita dallo schema di decreto del Presidente della Repubblica comporterà per la città e l’area dell’intera provincia. È di estrema importanza per i cittadini la presenza del Governo sul territorio – continua Frattura – È segnale di prossimità dello Stato alla periferia, è accesso, diritto, ai servizi altrove presenti e attivi. Non possiamo immaginare di penalizzare ulteriormente né Isernia e, con Isernia, tutto il Molise. Prefettura, questura, vigili del fuoco sono i presidi della sicurezza che la nostra Costituzione garantisce in egual modo a tutti. Andiamo avanti in questa giusta rivendicazione di pari dignità. Siamo certi che il Governo saprà ascoltarci”. Basterà davvero per evitare di essere fagocitati dal disegno distruttivo del premier più falsamente di centrosinistra che l’Italia potesse immaginare?