ROMA. Dieci anni dopo la tragedia, verdetto ribaltato e assoluzione in Appello per i macchinisti accusati di essere responsabili del disastro ferroviario di Roccasecca (in provincia di Frosinone). Lo riporta l’Ansa, che ricorda come nell’incidente del 20 dicembre del 2005 il treno interregionale Roma-Campobasso tamponò un altro convoglio fermo in stazione, provocando la morte di due molisani (lo studente di Isernia Francesco Martino, 25 anni, e Antonio Vallillo, 49enne di Campobasso). Una settantina i passeggeri che rimasero feriti.
In primo grado, nel settembre 2012, il tribunale di Cassino aveva condannato i macchinisti Mario Mangano, di Benevento, e Gabriele Venditti, della provincia di Isernia, a 3 anni e 6 mesi di reclusione. Un verdetto che è stato ora ribaltato dai giudici della Corte d’Appello di Roma – spiega sempre l’Ansa – che hanno assolto entrambi dalle accuse di omicidio e disastro colposo “perché il fatto non costituisce reato”. Le motivazioni della sentenza si conosceranno entro tre mesi. L’accusa aveva sempre sostenuto che il disastro fosse stato causato da un errore umano, i due macchinisti invece si erano sempre difesi sostenendo di aver visto il segnale verde sul semaforo della stazione.
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