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Egam e acqua pubblica, i 5 Stelle fanno filotto: il Consiglio regionale accoglie le idee dei grillini

CAMPOBASSO. En plein in Consiglio regionale, da parte dei rappresentanti del Movimento cinque stelle, sulla questione Egam. Nel dibattito di ieri sulla gestione dell’acqua i pentastellati sono riusciti a far valere le proprie ragioni, incassando il voto favorevole su una serie di punti che tuteleranno i molisani da eventuali speculazioni sull’acqua.
“Tutte le proposte del MoVimento 5 Stelle per tutelare l’acqua pubblica – si apprende dl comunicato dei rappresentanti in Consiglio – e la relativa gestione sono state recepite in pieno dal Consiglio regionale. Su Egam si è detto molto in questi mesi, soprattutto fuori dall’aula di Consiglio. Il MoVimento 5 stelle è prima riuscito a catalizzare l’attenzione sul tema fuori dal Palazzo, grazie a un incontro con sindaci e addetti ai lavori. Ieri, invece, ha trascinato in aula il dibattito sulla gestione. Che l’acqua sia pubblica e debba rimanere tale è un concetto espresso in mille modi e da mille schieramenti. Ciò che però serviva era un deliberato di Consiglio che indicasse in maniera chiara e inequivocabile una serie di punti a tutela dei cittadini molisani, soprattutto rispetto a possibili speculazioni sull’oro blu”.

“In particolare – spiegano i grillini – il Consiglio si è impegnato a definire una legge di riordino del settore con lo scopo di stabilire una volta per tutte il governo pubblico e partecipato dell’intero ciclo integrato dell’acqua, in grado di garantirne un uso sostenibile ma, soprattutto, solidale. Una legge che definisca l’acqua un bene comune naturale e un diritto umano universale; che contempli il servizio idrico integrato, servizio di interesse generale con finalità di carattere sociale e ambientale, stabilendo quindi che la sua gestione sia svolta senza finalità lucrative, nel rispetto del pareggio di bilancio”.

“Sempre ricalcando quanto chiesto dal MoVimento 5 Stelle, sarà promosso “l‘istituzione di un regime di compensazione graduale sulla tariffazione per i cittadini dei Comuni che ad oggi pagano un costo nettamente inferiore alla tariffa unica in divenire, anche tenendo in debita considerazione i comportamenti virtuosi dei Comuni che, da anni, hanno investito per limitare le perdite della rete idrica. Il Consiglio regionale ha deciso all’unanimità anche di minimizzare i costi gestionali relativi alla struttura dell’ente di governo, dato che proprio questi oneri influiranno sulla definizione della tariffa. Infine, già nella proposta di Statuto dell’Egam verrà sancito che la gestione del servizio idrico integrato deve avvenire attraverso una società interamente pubblica. Insomma – concludono i Cinque stelle – abbiamo fatto filotto. Ma non abbassiamo la guardia: continueremo a vigilare affinché le prescrizioni del Consiglio trovino seguito in tutti i futuri provvedimenti”.

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