HomeNotizieCRONACASata, la Fiom: estendere l'Area di crisi anche a Pozzilli

Sata, la Fiom: estendere l’Area di crisi anche a Pozzilli

ISERNIA. Ieri mattina, presso la prefettura di Isernia, si è svolto il vertice tra rappresentanti dei lavoratori della Sata di Pozzilli, vertici aziendali e rappresentanti degli enti locali per parlare della crisi industriale dello stabilimento metalmeccanico. Purtroppo all’incontro non erano presenti né il presidente Paolo Frattura né tantomeno l’assessore al Lavoro Michele Petraroia. A rappresentare la Regione c’era la dirigente Alberta De Lisio. Comprensibile è stato lo scoramento della Fiom per la mancanza ‘politica’ nell’incontro, durante il quale si sarebbe potuto ragionare sull’eventualità di estendere i benefici previsti dal riconoscimento dell’Area di crisi alla Sata di Pozzilli. Punto su cui il sindacato metalmeccanico non è disposto ad arretrare, ma anzi su cui punterà nel prossimo futuro per garantire stabilità occupazionale agli 83 dipendenti dell’azienda. Aiuti che, dunque, potrebbero essere di vitale importanza per salvare gli operai che a fatica vanno avanti con i contratti di solidarietà, considerate le basse commesse dell’azienda, comunque uno degli ultimi presidi industriali sopravvissuti in quello che era uno dei nuclei produttivi più importanti della Regione.
Più volte nell’ultimo anno la Fiom aveva richiesto un discussione sullo stato di salute dell’impianto produttivo, sia con la proprietà dell’azienda che con i vertici della Regione. Anche perché il perdurare della crisi industriale, che da anni ormai attanaglia lo stabilimento metalmeccanico di Pozzilli, non ha registrato miglioramenti nonostante il settore dell’automotive sia dato ormai in ripresa. Infatti, la Sata era parte integrante di quell’indotto che ruotava intorno al gruppo Fiat, ora Fca. Nonostante i dati positivi sulle vendite registrati dal gruppo guidato da Marchionne, le commesse per l’azienda metalmeccanica non sono certo migliorate.
Da parte sua, l’amministratore dell’azienda, Michele Cinotto, si è detto sicuro che l’azienda non chiuderà i battenti sebbene persistano le difficoltà.

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