CAMPOBASSO. L’Ufficio scolastico regionale del Molise, in collaborazione con il Consiglio Superiore della Magistratura, ha organizzato, presso l’istituto superiore Pagano di Campobasso, il convegno ‘Legalità e nuove generazioni’. L’appuntamento si è rivelato un importante momento di riflessione sul tema della legalità grazie anche alla partecipazione del vice presidente del Csm, Giovanni Legnini, che ha sottolineato come sia fondamentale per le istituzioni investire nella scuola e nelle nuove generazioni per promuovere in esse la cultura della legalità.
“La consapevolezza – ha sottolineato Legnini – di dover educare alla legalità deve essere maggiore in tutti noi. Il nostro paese può tornare a crescere in tanti modi, ma c’è una parte della crescita che ha a che fare con la legalità sotto molteplici aspetti. Cultura della legalità significa comprendere che se noi tutti ci attiviamo, il benessere sarà per ognuno di noi e andrà oltre il rispetto formale delle norme. Per la lotta alla corruzione in Italia dobbiamo seguire l’esempio di quanto è già accaduto per la lotta alle mafie: una legislazione molto avanzata, dotare le forze dell’ordine e la magistratura di tutti gli strumenti investigativi più idonei e di un generale apparato di sicurezza e giudiziario capace di contrastare il fenomeno. E’ anche necessario però – ha concluso il vice presidente del Csm – che i cittadini acquisiscano la consapevolezza che anche su quel fronte si scrive una pagina importante per il futuro del paese”.
All’incontro erano presenti anche il presidente della Regione Molise Paolo Frattura, il prefetto di Campobasso Francescopaolo Di Menna e il sindaco di Campobasso, Antonio Battista, il direttore dell’Ufficio scolastico regionale del Molise, Anna Paola Sabatini, don Aldo Buonaiuto, dell’associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, Raffaele Bonanni, ex segretario generale della Cisl e il procuratore della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni di Campobasso, Claudio di Ruzza. Proprio quest’ultimo ha evidenziato come spesso per i minori manchi “la consapevolezza del disvalore sociale e del danno che scaturisce dal loro comportamento. La procura minorile allora ha realizzato un osservatorio itinerante per diffondere la cultura della legalità nelle scuole, per prevenire reati inconsapevoli compiuti dagli stessi minori”.
Da parte sua Anna Paola Sabatini ha indicato come il tema della legalità sia quello scelto dall’Usr Molise per quest’anno di attività. “La strada della legalità – ha detto la Sabatini – passa attraverso le nostre azioni quotidiane. Maturando la cura quotidiana della oscienza, potremmo avere la speranza di una società migliore”. Il direttore dell’Usr Molise ha poi spiegato come la presenza del vice presidente Legnini a Campobasso sia stata legata a una forte attenzione del Csm rispetto alla realtà scolastica regionale, ma che abbia anche segnato la continuazione di un percorso iniziato il 23 maggio scorso a Palermo, dove è stata sottoscritta la Carta di intenti tra ministero dell’Istruzione e lo stesso Csm sulla diffusione della cultura della legalità nelle scuole.
“Io sogno una scuola – ha, invece, affermato don Aldo Buonaiuto – dove venga insegnata la materia della verità, perché non esiste legalità senza verità. La legalità deve professare sempre la verità. Se invece della verità abbiamo menzogna, di quale giustizia parliamo? Perché ci sia una cultura della legalità, noi adulti dobbiamo andare a scuola di verità”.
“Voi giovani – ha concluso Raffaele Bonanni a margine dell’incontro – dovete comprendere l’importanza dell’impegno diretto nella società civile attraverso gli strumenti che la Costituzione mette a disposizione. La scuola è il primo strumento nelle vostre mani che dovete utilizzare”.
