Teatro, l’Ouverture presenta ‘Il Vajont di tutti’

CAMPOBASSO. ‘Il Vajont di tutti, da Longarone a San Giuliano… riflessi di speranza’. È questo, in ‘sintesi’ il titolo dell’opera – tema di dibattito che l’associazione Ouverture di Campobasso ha deciso di offrire alla città.

Tuttavia, i retroscena, le speranze, i dolori e tutto ciò che c’è di umano nella famosa opera di Andrea Ortis (in programma domenica 13 e lunedì 14 marzo presso il teatro Savoia di Campobasso), saranno tuttavia meglio illustrati in una conferenza stampa che avrà luogo lunedì 22 febbraio alle ore 16:30 presso la sede di Ouverture. O più corretto dire la nuova sede dell’associazione, visto che da poco questa si è spostata in contrada San Giovanni in Golfo (nella zona industriale di fronte al centro Brico). All’appuntamento di lunedì, inoltre, saranno presenti anche l’autore (nonchè attore) dello spettacolo ‘Il Vajont di tutti’ e Micaela Coletti, sopravvissuta al noto disastro del 1963.

I due, fra l’altro, nel loro soggiorno nel capoluogo saranno impegnati in un ciclo di incontri e conferenze presso le scuole di Campobasso con l’obiettivo di preparare e sensibilizzare allo spettacolo gli studenti.

A proposito dello spettacolo: l’allestimento teatrale si propone l’obiettivo di rendere attuale un racconto che, purtroppo, presenta ancora troppi elementi di affinità con i tempi odierni. Come recita il comunicato diffuso dall’associazione “Spesso dietro queste tragedie vi sono combine, affari, vicende di nascondimenti e soprusi, mala gestione e avidità, in questo il Vajont è assolutamente assimilabile ad altri disastri avvenuti in Italia nel corso degli anni. Sarno, Ustica, Viareggio, fino alla triste vicenda di San Giuliano di Puglia, sono solo alcuni dei punti più bui e dolorosi del nostro paese. Si tratta della nostra storia, della storia di tutti noi, coinvolti nell’impegno di rendere memoria e ‘attori’ complici affinchè quanto successo non si ripeta”.

Al pubblico, pertanto, verrà offerto un racconto di sottile e tenace speranza, una storia fatta di gente che decide di andare avanti comunque: come notato dagli organizzatori “Ogni uomo prima o poi, ha a che fare con il dolore, qualunque esso sia, non esistono graduatorie e paragoni, ognuno ha il suo… è in quel momento che, molte volte, misuriamo la nostra umanità, in un incontro tra noi e noi, decidiamo cosa fare, spesso rimanendo intimamente orgogliosi e sorpresi, della nostra dignità e del nostro coraggio”.

Non resta che recarsi al Savoia, dunque, dove (ripetiamo almeno la prima data, 13 marzo ore 18:00) attori ed interpreti si muoveranno come paralleli, l’uno all’altro, senza mai incontrarsi, parte, però, di un’unica storia. Un racconto che si snoderà lungo una dettagliata ricostruzione storica dei fatti del Vajont, mediante l’utilizzo di diversi linguaggi espressivi, sviluppandosi, come un vero e proprio viaggio nel tempo.

Un viaggio che sarà anche una passeggiata nell’Italia degli anni che vanno dal fascismo al boom economico, con numerose escursioni nella terra di Molise, con le sue gemme più preziose e la sua splendida cultura rurale e contadina.

Per ulteriori info, contattare il 320 6113429.

G. C.