TURZOTIME 0035

Poche sere fa, alla Cantina Iammacone, abbiamo incontrato Ghebbri.
Ci stavamo io, Ruzzone, Mario il bidello, la moglie di Iammacone e un’amica sua che vende le percoche a Capracotta. Quando abbiamo visto l’ex sindaco che usciva dalla Cantina per fumarsi una sigaretta subito gli siamo andati a chiedere se si candidava.
Ghebbry è stato contento di vederci e ci ha dato un’intervista esclusiva. Ha parlato dell’Auditorium, della sinistra, della destra, del fatto che non ci sta più la sinistra e che non ci sta più manco la destra.
Tutta l’interrvista non la possiamo riportare perché Ruzzone l’ha registrata con il telefonino ma poi è andato a fare il gioco del film di WhatsApp con la moglie e la moglie gli ha spaccato il telefonino sulla coccia e lo ha fatto dormire fuori dalla casa per due notti.
Ci ricordiamo però che quando abbiamo chiesto a Ghebbri se si candidava, lui ci ha detto che “aspetta segnali dall’alto”.
Ruzzone ha capito che forse, prima di candidarsi, voleva passare alla chiesa di Santa Maria Assunta che sta là vicino e farsi nominare direttamente da kuill che cummanna tutt’ cos’.
Mario il bidello ha detto che i segnali dall’alto significano che vuole sapere se i nomi grossi sono d’accordo.
La moglie di Iammacone ha capito che Ghebbri sta aspettando di contare i voti previsti e che i “segni” si riferiscono al più e al meno dell’addizione e della sottrazione.
L’amica della moglie di Iammacone, invece, ha capito che i segni sono quelli che si fanno con la faccia e secondo lei Ghebbry sta aspettando che qualcuno importante gli fa l’occhiolino. E se vede l’occhiolino lui subito si mena.
Secondo me, Ghebbry si voleva fumare solo una sigaretta in santa pace e quando siamo arrivati noi a sfottergli la mazzarella ha detto la prima cazzata che gli è venuta in mente.