Hai un amico a 4 zampe? E’ giunta l’ora di tutelarlo

Talvolta capita di leggere o sentire la notizia di un gatto o un cane – o qualche altro animale domestico – che ha ereditato una fortuna alla morte del padrone, oppure di qualche facoltoso proprietario che ha assicurato il proprio amico a quattro zampe in modo tale che, dopo la sua morte, non si ritrovi abbandonato a se stesso. Ora la possibilità di assicurare l’animale domestico esiste pure in Italia: grazie a una specifica polizza, infatti, si può tutelare il proprio cane o gatto sino a 10mila euro, con una spesa annua di 25 euro.

Si tratta di un’opportunità che il mercato assicurativo ha deciso di offrire guardando in primo luogo ai numeri: oggi nel Bel Paese sono più di 13 milioni le famiglie che hanno in casa un animale, e quasi cinque milioni di nuclei familiari sono composti da un solo membro. In questi casi è facile comprendere la rilevanza che possiede la presenza di un animale domestico, la sola compagnia per persone che non hanno nessun altro. Ai freddi numeri – abbastanza significativi circa l’importanza che rivestono oggi gli animali d’affezione all’interno di una famiglia – bisogna poi aggiungere una diversa percezione che si ha nei confronti degli animali di casa.

Se fino a non molto tempo fa erano considerati degli oggetti o poco più – una sorta di eredità del diritto romano che, in quanto a considerazione, li affiancava a beni materiali – al giorno d’oggi non vi è più dubbio che gli animali domestici siano degli esseri viventi e come tali vanno trattati, riconoscendo anche i diritti di cui dovrebbero godere. Un recente sondaggio ha inoltre evidenziato che quasi la totalità degli italiani (addirittura l’88%!) ritiene indispensabile un intervento da parte della politica per garantire una maggiore tutela agli animali domestici.

Per i cinque milioni di persone che vivono sole con un animale, il pensiero principale riguarda cosa ne sarà dell’amico a quattro zampe dopo la loro morte: senza nessuno a prendersene cura, il gatto o il cane potrebbero ritrovarsi da soli e abbandonati. A giungere in soccorso di queste persone è stata Metlife, una compagnia leader a livello mondiale nel settore delle assicurazioni sulla vita, con la collaborazione dell’Enpa, l’Ente Nazionale Protezione Animale, la onlus più conosciuta quando si parla di animali. Dall’unione delle due forze è nato il progetto ‘Sempreamici-Protezione Futuro’.

Nelle intenzioni di MetLife – come ha illustrato la responsabile di comunicazione e marketing della sezione italiana della compagnia, Laura Balla – c’era la volontà di offrire uno strumento che fosse alla portata di tutti per dare più serenità alle persone sole che vivono con un animale e guardavano con apprensione al futuro del cagnolino o del gatto, temendo che si ritrovassero abbandonati al loro destino dopo la scomparsa del padrone. Per chi vive in solitudine, la famiglia sono gli animali domestici e preoccuparsi per il loro futuro è inevitabile quando si viene a creare un rapporto molto stretto.

Grazie al prodotto assicurativo pensato appositamente per i membri della famiglia a quattro zampe, sarà possibile tutelare il proprio gatto o cane ma non soltanto, perché la polizza copre tutti i tipi di animali domestici e il suo costo è fisso, stabilito in 25 euro all’anno. L’assicurazione si attiva in caso di decesso “da infortunio” del proprietario dell’animale (che in termini tecnici viene definito “detentore”) garantendo alla bestiola rimasta da sola un totale di 10mila euro, suddivisi in due parti distinte.

Seimila euro vengono assegnati in contanti, mentre gli altri 4mila sono destinati a prodotti per l’alimentazione e servizi, comprese le cure mediche in caso di necessità. La polizza prevede anche il caso in cui, come conseguenza di un infortunio, il proprietario di un animale domestico subisca un’invalidità permanente: l’indennizzo per l’animale sarà di 5mila euro complessivi, tremila dei quali in contanti e i restanti, come nel caso precedente, destinati a prodotti e servizi per il sostentamento. Una volta assicurata una base economica al proprio animale, chi sarà però ad occuparsi di lui?

Al momento della stipula dell’assicurazione, il proprietario del gatto o del cane può nominare una persona alla quale intende affidare l’animale domestico dopo la sua morte e tale persona risulterà anche beneficiaria dell’indennizzo e si occuperà della sua gestione. Se invece il proprietario non ha alcun nome da indicare per l’affidamento dell’animale, può stabilire che sia l’Enpa a farsi carico dell’animale domestico dopo la sua morte, e in questo caso sarà l’ente stesso a gestire gli indennizzi destinati al cane o al gatto rimasto senza un padrone. Ed allora forse è arrivato davvero il momento di informarsi su quali sono le migliori polizze assicurative sulla vita sia per noi stessi che per i nostri amici a quattro zampe.