HomeNotizieCRONACADimessa dall’ospedale, muore a 32 anni dopo aver partorito in casa

Dimessa dall’ospedale, muore a 32 anni dopo aver partorito in casa

CAMPOBASSO. Una donna di 32 anni è morta al Cardarelli di Campobasso, dopo aver partorito in casa un feto di 25 settimane e dopo essere stata dimessa dal Pronto soccorso dell’ospedale, dove si era recata ieri lamentando forti dolori all’addome e perdite di sangue. Tragedia questa mattina in Molise. La donna, straniera ma residente a Trivento, ieri pomeriggio aveva iniziato ad accusare dolori sempre più forti. Di qui la sua decisione di recarsi in ospedale per chiedere aiuto.

Lei non sapeva di essere incinta e ha quindi negato la gravidanza ai medici del pronto soccorso. In ospedale era arrivata con un codice verde, ha poi spiegato il direttore generale del Cardarelli Luigi Di Marzio. Sta di fatto che la 32enne è stata rimandata a casa, con la prescrizione di una cura farmacologica per la cistite emorragica. Tornata a Trivento, ha partorito il bambino che non sapeva neppure di avere in grembo e si è sentita male di nuovo.

Nella notte è stata riportata d’urgenza in ospedale dai familiari che l’hanno trovata in un lago di sangue, e in ospedale questa mattina è morta, mentre i medici la stavano intubando. Morto anche il bimbo che aspettava. Un episodio sul quale indaga la polizia di Campobasso. Un’indagine coordinata dal sostituto procuratore del Tribunale di Campobasso Barbara Lombardi, che ha disposto il sequestro della cartella clinica e ha iniziato a sentire le prime testimonianze.

Sul decesso della donna è intervenuto il presidente della Regione Molise, Paolo di Laura Frattura, commissario ad acta della sanità.
“Alla famiglia della giovane donna incinta, morta in ospedale – ha dichiarato – le più sentite e sincere condoglianze. Seguiamo, colpiti nel profondo, gli sviluppi della drammatica vicenda che si è verificata nella notte al Cardarelli. È nostra premura avere un quadro preciso dell’accaduto attraverso tutte le dovute verifiche: per questo abbiamo chiesto immediatamente chiarimenti all’Asrem sul caso”.

La Direzione sanitaria dell’ospedale Cardarelli , coadiuvata dalla Unità aziendale di gestione del rischio clinico, ha ricostruito  la vicenda, affermando di aver “preliminarmente verificato la appropriatezza e la regolarità delle condotte in proposito mantenute”. “La paziente, accompagnata in ospedale dai sanitari del 118 durante la notte per quadro clinico cui è stato attribuito codice di priorità verde – riferisce il direttore sanitario dell’ospedale, Luigi Di Marzio – è stata tempestivamente visitata dai sanitari in servizio presso il pronto soccorso. Ad essi ha riferito dolori addominali, negando gravidanza in atto; in assenza di qualsiasi ulteriore segno clinico è stata trattata per tale sintomatologia che, prontamente regredita le ha consentito di tornare al proprio domicilio dopo circa un’ora”.

Poi la spiegazione di quanto è avvenuto questa mattina: “Nelle prime ore della giornata la paziente è stata nuovamente condotta in ospedale dai sanitari del 118 in stato preagonico conseguente a gravissimo stato di shock con midriasi, poiché rinvenuta esanime nel bagno di casa dopo aver espulso, all’insaputa dei familiari, un feto dell’apparente età gestazionale di circa cinque mesi. Immediatamente condotta in sala operatoria è stata intubata e sottoposta a manovre di rianimazione cardiopolmonare, che purtroppo non hanno ottenuto esito favorevole, comportando la constatazione dell’inevitabile decesso”. Le salme sono a disposizione dell’autorità giudiziaria competente per gli accertamenti di rito.

Più letti

Il tombolo alla conquista del mondo: dalla Slovenia a Isernia per...

Sonja Bogataj e Meta Gregorac vengono dalla Idrija Lace School, la più grande e antica del mondo: sono state accolte dalle 'pizzigliare' del centro...
spot_img
spot_img
spot_img