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Vertenza Protezione Civile: Scarabeo interroga la Regione

CAMPOBASSO. Precari della Protezione Civile a casa con il rischio non riuscire più a far fronte alle emergenze ambientali che potrebbero verificarsi. Ne è convinto il consigliere regionale Massimiliano Scarabeo, che ha firmato un’interrogazione con risposta scritta e orale rivolta ai vertici regionali. Diverse le criticità presenti sul territorio molisano evidenziate dal consigliere.  

Il Molise – evidenzia Scarabeo nell’interrogazione  – è tra le sette regioni in Italia con il 100% dei comuni a rischio idrogeologico: 136 comuni sui 136 esistenti sono in pericolo, dati questi ultimi pubblicati in un recente studio realizzato dall’Istituto Superiore di Protezione Ambientale. Nella Piana di Venafro si registra in questi giorni una emergenza ambientale determinata dall’eccessivo carico emissivo rilasciato da due grossi impianti: Colacem ed Hera Ambiente, entrambi situati nel comprensorio industriale della Piana del Volturno. E’ notorio infatti che la quantità di rifiuti totale bruciata nei due impianti è pari a circa 120.000 tonnellate e che solo il 10% di queste risultano prodotte in Molise. Di tale situazione i comitati e cittadini hanno informato il prefetto di Isernia, Fernando Guida, chiedendogli di intervenire applicando i poteri sostitutivi dello Stato e risolvere le inadempienze della Regione, anche in ordine all’assenza dell’Agenzia Regionale di Protezione Civile, impossibilitata a dare supporto tecnico e operativo per le competenze specifiche assegnate dallo Stato. Parte del personale vincitore del concorso era stato impiegato proprio nelle attività suddette e che non potranno essere mandate avanti, in quanto allo stato attuale il servizio regionale di Protezione Civile risulta composto da sole sei unità lavorative assunte con contratto a tempo indeterminato e destinate però allo svolgimento di altre mansioni”.

Da qui una serie di richieste formulate alla Regione. “Come mai – chiede tra l’altro Scarabeo – si è deciso di mandare a casa il personale vincitore del concorso, dichiarando al primo tavolo prefettizio riunitosi il 13 febbraio 2014, che non c’erano risorse economiche bastevoli per tutti, ma contestualmente sono stati prorogati all’interno del Sistema Protezione Civile rapporti di lavoro fuori dall’alveo del concorso e per periodi non inferiori a 12 mesi”. Non solo. “Si chiede di essere resi edotti sulla effettiva destinazione della somma di euro 150.000 accantonata nell’assestamento di bilancio 2015 della Regione e che doveva servire, sulla base dell’impegno preso dal presidente della Giunta Regionale con le parti sociali, per la ricontrattualizzazione per  un periodo di due mesi delle 84 unità lavorative vincitrici del concorso e licenziate dopo un anno e tre mesi di impiego”.

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