Comunali, Fantozzi ‘smaschera’ Melogli e Forza Italia

ISERNIA. Sapeva, ma non condivideva. Né i modi, né i tempi. Gianni Fantozzi replica a stretto giro alle esternazioni dell’avvocato Melogli circa le candidature nel centrodestra al Comune di Isernia.

“Melogli riferisce delle inesattezze – dichiaral’ex consigliere a Palazzo San Francesco – che necessariamente necessitano di essere chiarite per dare ai lettori una informazione corretta e precisa. Se egli resta sconcertato dalla mia intervista, io resto a dir poco deluso. Infatti, non avendo argomentazioni politiche chiare, ha preferito spostare il suo ragionamento su temi personali. Una forte caduta di stile! E’ vero quando afferma che io ero presente nel suo studio – in compagnia dell’avvocato Giacomo Papa di Forza Italia, già evidentemente a conoscenza che le intenzioni di Melogli stavano cambiando in ordine alla candidatura – quando Melogli ha preparato il messaggio da inviare alla stampa, come è altrettanto vero che lo stesso è stato consegnato da me alla stampa. Ma tra il recapito di un messaggio (che si fa a livello amichevole) e una condivisione dei contenuti dello stesso, ce ne passa”.  

Stando a quanto dichiarato da Fantozzi, insomma, Forza Italia e Melogli avrebbero ‘progettato’ tutto insieme, dall’inizio. Dunque, l’uscita di Melogli, che si era detto disponibile a ricandidarsi qualora partiti e cittadini lo avessero appoggiato, vedeva il partito ‘azzurro’ già pronto, dietro le quinte, a sostenerne la candidatura. E il nome di Raimondo Fabrizio, dunque, sarebbe stato solo un bluff per tenere le carte scoperte più a lungo. 

“E’ vero anche – continua Fantozzi – che io ho pressato Melogli affinché annunciasse la propria candidatura. Ma egli ha sempre rifiutato di farlo, affermando nella maniera più assoluta di non essere più interessato alla possibilità di tornare a essere il sindaco di Isernia. Tale mio intervento, si badi, c’è stato però soltanto nel periodo precedente alla formalizzazione e divulgazione della candidatura del generale d’Apollonio. Dopo un paio di giorni dalla presentazione ufficiale di tale candidatura per il centrodestra supportata da due liste e dopo che il Melogli a mezzo telefono mi aveva liberato da eventuali vincoli connessi al suo ritorno in politica (visto che io avevo affermato che mi sarei candidato direttamente solo con la sua presentazione a sindaco), l’avvocato di colpo cambia idea e scrive un comunicato dichiarando la propria disponibilità ad accettare tale incarico. Ciò, in barba a coloro che si erano ‘impegnati’ con lui prima della presentazione di altre candidature, e che, a seguito della sua dichiarata indisponibilità a ricoprire tale ruolo, avrebbero legittimamente potuto anche prendere impegni con altri candidati, come nei fatti è successo”.

“Ci tengo dunque a chiarire – ancora l’ex consigliere comunale – che mai e poi mai avrei condiviso un percorso politico che vedesse il centrodestra diviso. Il mio obiettivo era esclusivamente quello di avere un unico candidato per avere la quasi certezza della vittoria elettorale. In merito, poi, alle “folgorazioni lungo via San Leucio” di cui parla l’ex sindaco, ricordo al Melogli che, grazie a colui che oggi definisce “megadirettore galattico” e ad altri appartenenti alla coalizione di centrodestra, gli è stato consentito di governare la città per ben dieci anni. Quindi, chi è rimasto folgorato siamo davvero noi: ma dalle sue dichiarazioni, sapendo che la riconoscenza è un fardello molto pesante da portare. Melogli con il suo dire si è dimostrato irriconoscente, e ha avuto una caduta di stile nei riguardi delle persone che gli sono state vicine. E’ veramente ridicolo assistere a queste esternazioni, ma sono convinto che, come al solito, i cittadini di Isernia sapranno ben valutare. Un risultato, forse inaspettato, Melogli però la ha ottenuto per davvero: la mia candidatura in una delle liste che appoggeranno il generale, in cui cercherò di essere eletto per dare un contributo, con la mia esperienza, alla soluzione dei gravi problemi della mia città in barba alle chiacchiere che ci tocca leggere. Resto, però – conclude Fantozzi – ancora in attesa di risposta alla mia domanda: “Come mai questa inversione di marcia a 360 gradi? Chi vivrà, vedrà”.