di Pasquale Bartolomeo
ISERNIA. L’invenzione politica di Danilo Leva ‘conquista’ il Pd. E non solo. Rita Formichelli, candidata alle Primarie del 17 aprile, ha presentato il suo programma elettorale nella serata di ieri, presso lo ‘Spazio Cent8anta’ di corso Marcelli. Incassando anche l’ok della maggioranza Dem – come testimoniato dalle significative presenze dell’assessore regionale Carlo Veneziale e del responsabile Enti Locali del Pd Sergio Sardelli – e del ‘Molise di tutti’ di Pierpaolo Nagni, rappresentato dall’ex assessore al Comune di Isernia Roberto Di Baggio (vedi foto a lato).
Un po’ emozionata, ma con una dialettica che poco ha da invidiare ai più esperti, la candidata sciorina una serie di punti programmatici per Isernia partendo dal fatto che la città ha bisogno di “un progetto unitario. La classe politica ha l’obbligo di renderla vivibile – ha dichiarato – con una qualità di vita eccellente. Qualità di vita eccellente significa ambiente, cultura, strutture, lavoro. Ambiente vuol dire lavorare innanzitutto sulla riqualificazione del centro urbano, sul recupero del patrimonio edilizio, sulla pulizia. Mentre ottenere l’iscrizione al registro degli Enti certificati dall’organismo europeo Eco-Management and Audit Scheme (Emas), significa avere accesso a finanziamenti europei, e offrire alle imprese la possibilità di beneficiare di sgravi fiscali”.
Quello della Formichelli è un piano di lavoro a 360 gradi: dai benefici fiscali per i commercianti in difficoltà, “che devono però riportare un ritorno economico importante per l’amministrazione e, di conseguenza, per la città tutta”, a cultura, turismo e lavoro come strumenti di ripopolamento di Isernia. Consapevole che l’Area di crisi è un’opportunità, “ma che il vero problema – ha proseguito – è trovare altri imprenditori, oltre quelli locali, e avere progetti. La politica deve muoversi, il sindaco e i rappresentanti del Comune devono cercare gente, imprenditori pronti a scommettere in questo territorio”.
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Immancabile un passaggio su Paleolitico, auditorium e università. Intorno al giacimento preistorico, l’avvocato intende “costruire qualcosa di eccellente, creando la giusta sinergia con gli studiosi e tutti coloro che vi hanno lavorato, perché ognuno nella propria competenza dia un contributo fattivo. E così l’auditorium, una struttura che al di là delle polemiche esiste e va sfruttata, ma che non può divenire un centro commerciale. Ma essere e diventare la fucina dell’arte, dello spettacolo, della musica. Un laboratorio dove si creino costumi di scena, scenografie. Bisogna trovare – ha spiegato la Formichelli – sinergie tra le risorse locali e quelle nazionali, non ignorando anche la possibilità di laboratori sperimentali con i licei artistici. E creare intese con teatri, scuole di musica, cinema. Di tutto perché Isernia diventi un laboratorio dell’arte nel quale far affluire gente, soprattutto giovani, non solo del luogo”.
Quanto all’università, “occorre lavorare sodo – ancora la Formichelli – perché la sede venga riportata qui, ma anche creare eccellenze. Dobbiamo far sì che gli studenti possano essere orgogliosi di frequentare l’Università del Molise”.
Massima attenzione a legalità ed efficienza della macchina amministrativa. “Il Comune deve dotarsi di un serio piano anti corruzione – ha aggiunto l’aspirante sindaco – che, di certo, non può essere redatto ricalcando gli articoli di legge. E deve dotarsi anche di una Commissione paesaggistica, in mancanza della quale si verifica un rimbalzo delle pratiche tra enti, con tempi interminabili”.
Fronteggiare l’emergenza sociale è un altro impegno che la Formichelli vuole assumere da subito. “Ci sono troppe famiglie indigenti, persone oneste e dignitose che non possono fare la spesa. Rispetto a quest’emergenza sociale che io da cittadina conosco bene, l’amministrazione non può limitarsi ad appoggiarsi ad associazioni o volontari e intervenire senza un progetto. Bisogna offrire a queste persone l’opportunità di lavorare per la comunità, in modo che il dare non sia elemosina, ma retribuzione”.
Infine, un passaggio cruciale sul ruolo del primo cittadino. “Il voto dei cittadini è un atto di fiducia – ha chiarito – Per questo il sindaco deve mantenere alta la propria dignità, perché rappresenta la dignità di un’intera città, e per fare questo deve rapportarsi, con determinazione, agli organi istituzionali. E’ sciocco e inutile affermare politiche pro o contro il governo regionale o statale. La politica per la nostra città sia confronto costruttivo con le altre istituzioni, alle quali dobbiamo chiedere rispetto e pretendere che Isernia sia giustamente considerata per quello che è sempre stata nel passato. Siamo il secondo capoluogo di provincia, non possiamo essere ridotti ad un paesino satellite di altre realtà. Ho sentito il dovere di scendere in campo e dire che si può cambiare, tutti insieme. Il mio fine – ha concluso – è quello di poter guardare negli occhi i cittadini a testa alta, non essendo mai venuta meno al patto di fiducia, questo sì veramente sottoscritto con la mia firma sul modulo di candidatura alle Primarie e il loro segno sul mio nome”.
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