Riordino sanitario, frizioni tra Frattura e Nunzia Lattanzio

CAMPOBASSO. Sanità, botta e risposta tra il governatore del Molise Paolo di Laura Frattura e la presidente della quarta commissione consiliare Nunzia Lattanzio. Tutto è cominciato dal comunicato in cui Lattanzio ha convocato il presidente in commissione. “Il percorso di riordino sanitario va istituzionalizzato, altrimenti diventa un circo”, ha dichiarato in relazione alla polemiche sulla regionalizzazione della Cattolica.

“Non è nelle sue prerogative né nei suoi poteri – ha replicato Frattura – convocare, tanto più per audizione, il commissario e il subcommissario della sanità molisana, che rispondono al Governo che li ha nominati per la prosecuzione del piano di rientro. Il tutto per adottare i programmi operativi e procedere alla loro attuazione. In questo lavoro il commissario è affiancato dai Ministeri della salute e dell’economia e finanze. Dunque – ha aggiunto Frattura – se c’è qualcosa che non è ‘trasparente e fuori sede istituzionale’ sono il richiamo e la convocazione della consigliera Nunzia Lattanzio”. Definendo mortificante “il sapore populista che anima le invettive della consigliera Lattanzio”, Frattura l’ha quindi invitata “a chiarire il suo posizionamento politico in Consiglio”.

Chiarimento che è arrivato in una ‘conferenza stampa urgente’ convocata dalla presidente della quarta commissione. “La finalità – ha chiarito Lattanzio era quella di riportare in una sede istituzionale il dibattito sulla riforma del Servizio sanitario regionale. Ho pensato di chiamare in audizione Frattura e il sub commissario per avere informazioni sul tema. Non ritengo di aver commesso alcun errore – ha aggiunto – né di aver sconfinato dal ruolo e di aver richiamato in maniera non istituzionale, al di fuori delle mie funzioni, il presidente e commissario”. Quanto alla sua posizione politica Lattanzio ha quindi aggiunto: “Non comprendo la relazione tra le due cose. Resto nella mia posizione originaria, se qualcuno ha da dissentire in merito, dovrà dichiararlo in maniera chiara”.

C.S.