ISERNIA. Gli avversari sono altri e forse sarebbe il caso di lavorare insieme per il bene della collettività, mettendo da parte l’autolesionismo. Questo in sintesi l’appello lanciato dal vicesegretario provinciale del Pd Michele Antenucci. Una replica alle esternazioni di Franco Capone e una critica a Cosmo Tedeschi, che ha scelto di candidarsi in maniera autonoma pure essendo un esponete della segreteria del partito.
“Nulla da eccepire sulle qualità personali dell’ex dirigente scolastico Franco Capone – spiega Antenucci – ma per un amministratore e politico navigato come lui, che ha anche mal digerito l’azione dei cosiddetti dissidenti verso la passata squadra di governo perché contraria alle regole del ‘vivere’ all’interno di una coalizione, specie se eletta, non ritengo appropriata la presa di distanza dalla candidata sindaco uscita vincente dalle Primarie. Ricordo che, nel momento in cui si sottoscrive la candidatura alle primarie, si sigla una sorta di patto di coalizione, con gli altri candidati e pure con la gente: una volta decretato il vincitore viene sostenuto da quanti sono scesi in campo, anche se non con un impegno diretto. A meno che non ci siano forti motivi di contrasto oppure incapacità manifesta. Ma questo non mi sembra assolutamente il caso di Rita Formichelli, con la quale si può tranquillamente ragionare di programmi seri e credibili”.
“Tutti i voti hanno la stessa dignità – aggiunge il vicesegretario provinciale del Pd – Il dissenso va certamente ascoltato e compreso, ma relegare la figura dell’avvocato Formichelli all’esclusiva espressione delle diatribe interne al Pd è ingiusto (e lo dico da esponete del partito) e soprattutto non è rispettoso dei semplici cittadini che si sono recati alle urne domenica scorsa. Le regole del ‘gioco’ non possono valere solo quando ci fa piacere ed essere rinnegate se il risultato non è di proprio gradimento. Inoltre, come molti esponenti del centrosinistra non intendono essere strumento del Pd, definito spesso ‘pigliatutto’, neanche il Partito democratico (con tutti i suoi difetti) può essere strumentalizzato all’occorrenza da chiunque”.
Infine, Antenucci accenna anche alla scelta di Tedeschi di correre da solo. “Nulla di personale – afferma – ma non ritengo coerente che l’esponente della segreteria regionale del Pd conduca una campagna elettorale smarcandosi completamente dai partiti e non sottoponendosi al voto delle Primarie. Tuttavia, saranno sempre e solo i cittadini a decidere. Perciò sarebbe il caso che tutti si rimboccassero le maniche e che si lavorasse insieme per il bene della collettività, mettendo da parte l’autolesionismo. Gli avversari da affrontare sono altri, sia in politica che per la vita della città. E il primo di tutti è la crisi, con tutte le sue ripercussioni”.