CAMPOBASSO. Un bilancio di ‘circostanza’, che dimentica il lavoro. Questo il giudizio dato dal segretario regionale della Uil Tecla Boccardo, dopo l’audizione in prima commissione dei rappresentanti delle parte sociali sul bilancio della Regione Molise. “Siamo delusi – ha affermato la sindacalista –questo bilancio rappresenta un atto burocratico, un adempimento obbligatorio, piuttosto che un vero strumento di programmazione intorno ad un’idea forte che miri alla crescita economica, sociale e occupazionale della Regione Molise. Più che per quello che contiene – ha aggiunto Boccardo – è deludente per ciò che non è previsto. Manca il raccordo con la programmazione dell’Area di crisi, con un’attenzione ai risparmi delle voci di spesa, che non sembra essere la stessa che si presta alla garanzia della qualità e dell’efficienza dei servizi per i cittadini”.
Per il segretario della Uil andavano previste risorse aggiuntive da destinare alla lotta contro la povertà e all’inclusione sociale. Sulle politiche attive proposto di portare l’attuale decontribuzione del 40%, prevista per le nuove assunzioni al 100%, attraverso un finanziamento regionale aggiuntivo per stimolare la creazione di nuovi posti di lavoro a favore dei giovani.
Critiche poi sul tema della sanità. “Siamo preoccupati – ha rimarcato Boccardo – per la riduzione della previsione di spesa nel prossimo triennio, soprattutto considerando l’ulteriore taglio previsto dal livello nazionale. Senza un piano di eliminazione degli sprechi queste riduzioni si tradurranno in ulteriori tagli lineari ai servizi sanitari pubblici destinati alla collettività”.
Per la Uil, che solleva inoltre il problema delle società partecipate e dell’efficienza della pubblica amministrazione, la strada da seguire resta la stesa, “aggredire la spesa pubblica improduttiva, a iniziare dai costi diretti e indiretti della politica che sono aumentati e non diminuiti”, con perplessità sui nuovi organismi consultivi e di controllo istituiti mentre si parla di semplificazione.
