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Ospedali a rischio paralisi, servono subito 65 medici

CAMPOBASSO. Ospedali a rischio paralisi, in Molise servono subito 65 medici. Una deroga al blocco del turn-over imposto dal piano di rientro del deficit sanitario, quella richiesta dal commissario ad acta Paolo Frattura al Governo Renzi per risolvere un problema che da critico sta diventando drammatico. Col rischio di blocco delle prestazioni e degli interventi negli ospedali del Molise, già a partire dal 2 maggio.

Un allarme, quello lanciato dal direttore sanitario dell’Asrem Giuseppina Arcaro e dal direttore amministrativo Bruno Riccardi, contenuto in un dispositivo di cui, ha detto il governatore Frattura, non c’è traccia al protocollo regionale. “Abbiamo dovuto chiederne copia per vie confidenziali”, ha dichiarato il governatore nella conferenza stampa tenuta insieme al nuovo direttore generale dell’Asrem Gennaro Sosto, al direttore generale della salute Marinella D’Innocenzo e al subcommissario Gerardo Di Martino.

La soluzione è quella delle assunzioni a tempo determinato, consentite dalla legge di stabilità 2016, quando il rispetto delle indicazioni dell’Unione europea in materia di assunzioni e orario di lavoro sia in contrasto con l’erogazione dei livelli minimi di assistenza. Quindi subito 65 medici (23 al ‘Cardarelli’ di Campobasso, 23 al ‘Veneziale di Isernia e 19 al ‘San Timoteo’ di Termoli) da assumere per 6 mesi, fino al 31 ottobre, in attesa di avviare i concorsi e le stabilizzazioni del personale previste dai piani operativi.

Contratti da stipulare in via urgente. Se ne occuperà Sosto, che è arrivato ieri a Campobasso, e che lunedì prenderà il posto del dimissionario Mauro Pirazzoli. Proveniente da Rossano Calabro, dove ha diretto la Asl. La situazione è critica, ha ammesso Sosto, soprattutto per quanto riguarda il personale sanitario. Mancano i medici e mancano gli anestesisti. A chi c’è sarà chiesta collaborazione. Poi, si spera, arriveranno i nuovi medici. Che l’Asrem avrebbe potuto già richiedere. “Io avrei già deciso”, ha rimarcato Frattura, lanciando una frecciata alla governance dell’Asrem. Non è mancata la replica a Iorio, che questa mattina ha attaccato il governatore lanciando l’allarme sul blocco delle prestazioni.

“Proprio Iorio dal 2007 al 2013 è stato capace di contrarre 600 milioni di debiti, di cui oltre 400 in gestione Asrem e circa 160 come mancati trasferimenti dalla Regione alla Azienda sanitaria. Se tutto questo non fosse accaduto – ha rimarcato Frattura – noi saremmo usciti dal piano di rientro da diverso tempo senza subire vincoli pesanti come il turn over con scadenza il 31 dicembre 2016. Oggi – ha aggiunto – abbiamo finalmente un documento di programmazione che attesta con i fatti il riequilibrio di bilancio”.

“Magie non possiamo farne – ha affermato invece Sosto – ma vi prometto che da lunedì ci metteremo seriamente a lavorare”. I tempi per valutare i risultati sono strettissimi. La prova del nove è attesa solo tra pochi giorni.

C.S.

 

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