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Rifiuti: a Pozzilli l’impianto ultramoderno per la differenziata

di Pasquale Bartolomeo

POZZILLI. Valorizzare la raccolta differenziata. Attraverso un modernissimo impianto di recupero dei rifiuti non pericolosi, quali carta, plastica, metalli, alluminio, legno, cartone, metalli ferrosi, ecc. Questo l’obiettivo della Smaltimenti Sud, impresa leader nel settore della raccolta, trasporto, valorizzazione e smaltimento dei rifiuti, che ha presentato stamani alla stampa il suo nuovo ‘gioiello’, in presenza delle maggiori autorità militari e civili, tra cui l’intera Giunta regionale, il commissario del Nucleo industriale e sindaco di Pozzilli Stefania Passarelli, il presidente della Provincia Lorenzo Coia e numerosi amministratori della provincia di Isernia (guarda in basso il fotoreportage della conferenza stampa, dell’inagurazione e della visita all’impianto a cura di Pino Manocchio).

Come spiegato da Antonio Lucio Valerio durante la conferenza stampa (vedi foto a sinistra), l’impianto – dalla superficie complessiva di oltre 20mila metri quadri, ubicato in località Streppate – recupera tutto ciò che deriva dalla frazione differenziata dei rifiuti provenienti da Isernia e provincia e funziona attraverso la tecnologia a infrarossi, ovvero tramite lettori ottici che, mediante la rifrazione della luce, riescono a individuare la tipologia dei materiali attraverso un programma di gestione informatica che li seleziona separatamente o simultaneamente per poi indirizzarli attraverso dei canali nell’apposita forma di recupero.

GUARDA LA VIDEOINTERVISTA A VALERIO

All’interno, vengono selezionati i rifiuti costituiti da imballaggi in materiali misti e monomateriale, per produrre rifiuti omogenei e materie prime destinate ai consorzi di filiera per il loro corretto riciclo anche attraverso l’utilizzo di un selettore ottico.

Due le sezioni di lavorazione presenti: una per i rifiuti ingombranti, una per il recupero della raccolta differenziata. Per quanto riguarda la lavorazione degli ingombranti vi è la riduzione volumetrica con trituratore bialbero attraverso un nastro trasportare che conduce i materiali in alto, dove ci sono degli operatori che selezionano i rifiuti che ne vengono fuori – come il metallo, il legno, la lana dei materassi e altri materiali – i quali vengono conferiti nei cassoni e poi prendono le giuste destinazioni per il recupero.

Per quanto riguarda l’impianto che tratta i rifiuti da raccolta differenziata, gli stessi possono essere conferiti sia sfusi che in sacchi. Varie le macchine presenti: la prima è l’aprisacchi alimentatore, che appunto apre i contenitori di spazzatura e manda i rifiuti in maniera omogenea verso il calibratore balistico, che separa la parte pesante o cosiddetta 3D, come le bottiglie, da quella leggera, cioè gli shopper, che vanno avanti sul nastro di alimentazione.

Più avanti ci sono due cabine, dove viene fatta una prima selezione manuale di alcune tipologie di rifiuto e viene tolta la parte di scarto dello stesso, come i pezzi di plastica dura, a livello manuale. Poi c’è la macchina che fa la lavorazione dei rifiuti attraverso la lettura a raggi infrarossi dei vari materiali che passano. A seconda della tipologia di materiale che viene individuata dal codice a infrarossi, viene ‘sparato’ sul rifiuto un getto d’aria compressa più o meno forte per distribuirlo nei vari comparti. Di lì c’è una cabina dove vengono selezioni i ‘film’ più voluminosi, come gli imballaggi dei frigoriferi, che vengono tolti a mano, dopo di ciò avviene un’ulteriore selezione, quella cosiddetta della qualità, dove ci sono gli addetti che tolgono le ultime impurità rimaste, eliminando le quali il rendimento di separazione del separatore ottico è compreso tra il 95 ed il 98 per cento e la cernita manuale porta la percentuale anche a superare il 99 per cento.

“Si tratta di un impianto strategico – ha dichiarato l’assessore all’Ambiente Vittorino Facciolla – Come Regione, abbiamo avviato il progetto ‘Differenziamoli sempre’ per 27 milioni di euro diversamente ripartiti tra Pit, Pisu, Pai, fondi ordinari della Regione e fondi straordinari del Ministero e del Consorzio Conai, per dire sì, fortemente, alla differenziata. Chi fa impresa in questo modo anticipa i tempi, riuscendo a leggere tra le righe le scelte che la politica fa. Questo vuol dire che si ha una capacità di impresa superiore alle altre, e si è più competitivi. Bene la scelta del gruppo Valerio, che in buona sostanza con questo tipo di attività cerca di chiudere l’intera filiera del rifiuto, avendo la gestione della discarica di Tufo Colonoco”.

GUARDA LA VIDEOINTERVISTA A FACCIOLLA

 

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