HomeSenza categoriaCantone ‘bacchetta’ la Provincia di Isernia: “Irregolarità per le progettazioni”

Cantone ‘bacchetta’ la Provincia di Isernia: “Irregolarità per le progettazioni”

CAMPOBASSO. L’Associazione nazionale anticorruzione bacchetta la Provincia di Isernia. Rilevando una serie di irregolarità inerenti ai progetti per realizzare lo studio geologico dei lavori per la ‘Viabilità di convergenza regionale ed interregionale, nucleo stradale Trigno-Biferno, bivio di Frosolone-Sprondasino’.

Valutazione che l’organismo presieduto da Raffaele Cantone ha formulato dopo aver ricevuto gli esposti dell’Ordine dei Geologi della Provincia di Isernia e dell’Ordine degli Architetti della Provincia di Campobasso, che avevano segnalato presunte irregolarità sull’affidamento degli incarichi. Dal procedimento aperto, l’Anac ha riscontrato una serie di violazioni: un eccessivo ‘frazionamento’ degli incarichi per eludere le procedure più rigorose, l’omessa adozione di criteri oggettivi di determinazione dei corrispettivi spettanti ai professionisti e la violazione dell’obbligo del versamento della contribuzione all’Autorità Nazionale Anticorruzione, per gli affidamenti di importo superiore a 40 mila euro.

Tutto è nato dagli esposti, indirizzati anche all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, in cui gli ordini professionali hanno contestato la decisione della Provincia di Isernia di costituire, nel febbraio 2015, un gruppo di progettazione composto da 11 professionisti, interni ed esterni all’ente, tra cui ingegneri, architetti e geometri, assegnando gli incarichi all’esterno mediante procedura di affidamento diretto, nonostante l’elevato valore complessivo dello studio geologico, stimato inizialmente in 400 mila euro. Ai rilievi mossi, ha chiarito l’Anac, la Provincia di Isernia ha risposto che i servizi demandati al gruppo non erano limitati allo studio geologico. Ma più in generale ai servizi previsti dal Codice dei contratti (servizi attinenti all’architettura e all’ingegneria).

I progetti, hanno chiarito inoltre dall’ente di via Berta, erano urgenti anche per non perdere i finanziamenti. Dopo le contestazioni la Provincia ha rivisto il quadro economico generale, approvando una nuova delibera il 9 dicembre 2015. Relativamente alle spese stanziate per lo staff di progettazione, il nuovo quadro economico ha indicato per ciascun incarico l’importo di 13 mila euro, mentre per l’archeologo 1.520 euro, per una stima complessiva dei sette incarichi pari a 80 mila euro. Correttivi, ha dichiarato l’Anac, “che non consentono di superare completamente le contestazioni formalizzate con la comunicazione di avvio del procedimento”. Concluso, appunto con la procedura di violazione.

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