Riforme costituzionali, parte in Molise la campagna referendaria

CAMPOBASSO. Parte anche in Molise la campagna referendaria. Domani, il neonato ‘Comitato molisano per il Sì al referendum’, presieduto dal prefetto Marcello Palmieri e dal professor Roberto D’Alimonte, presidente onorario, terrà la prima manifestazione pubblica, lanciando la lunga campagna referendaria che chiamerà alla urne gli italiani per esprimersi sulle modifiche alla Costituzione introdotte dalla riforma Boschi.

L’incontro di domani, programmato per le 17 nella sala consiliare del Comune di Campobasso, prevede i saluti del sindaco del capoluogo Antonio Battista e del segretario regionale del PD Micaela Fanelli e del presidente del comitato Palmieri. A seguire le relazioni di Vincenzo Di Nuoscio e Fabio Serricchio. Previsti interventi dal pubblico. Modera il dibattito Giovanni Mancinone. Varata dalle Camere a metà aprile, la nuova legge comporta rilevanti novità in tema di assetto istituzionale che vanno nella direzione di uno snellimento degli apparati e conseguente riduzione dei costi della politica.

Una riforma epocale – l’ha definita Micaela Fanelli, promotrice del comitato – che gli italiani sono chiamati a confermare. Nella legge non c’è solo il superamento del bicameralismo perfetto, ma anche una seria di innovazioni che vanno nella direzione di ammodernare la macchina decisionale, rendere i processi più snelli e conseguire anche notevoli risparmi di spesa. L’impegno del comitato regionale e dei tanti comitati che stanno nascendo su base comunale, il primo a Riccia, – conclude Fanelli – sarà di informare i cittadini sui contenuti di una riforma complessa ma utile all’Italia”.

Intanto il ‘Comitato per il Sì al referendum sulla riforma costituzionale’ è nato anche in provincia di Isernia, presidente è stato eletto Antonio Tedeschi. “Ho deciso di impegnarmi in prima persona – ha spiegato l’ex assessore provinciale – perché dopo venti anni di discussioni e tante inutili parole, abbiamo finalmente un’occasione di cambiamento e miglioramento dell’architettura dello Stato che non dobbiamo lasciarci sfuggire”. Il Comitato agli inizi di giugno organizzerà un primo incontro per informare i cittadini, alla presenza di professori di diritto costituzionale e parlamentari. Previsti poi una serie di appuntamenti in provincia.