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Formichelli: “Ho vinto le Primarie. Non ho bisogno di sponsor politici”

ISERNIA. “Non ho bisogno di sponsor politici. Non sono stata imposta da nessuno, ma sono stata eletta dai cittadini attraverso le Primarie”.

Ha smorzato le polemiche Rita Formichelli, durante la presentazione della propria lista civica, ‘La Città Nuova’, stamani al Bar Centrale di piazza Mercato. Il candidato sindaco del centrosinistra ha definito “risibili” le affermazione del suo competitor Cosmo Tedeschi, che l’aveva additata di non far venire il governatore Paolo Frattura a Isernia, per sostenerla durante la campagna elettorale, “perché ne ha vergogna e teme di perdere voti”.

L’avvocato Formichelli, infatti, ha precisato che ai cittadini “poco importa chi supporta o meno i candidati sindaci, trattandosi di elezioni amministrative e non politiche”. Quanto a Tedeschi, ha replicato, “lui esibisce con molta disinvoltura i propri sostenitori, come Rialzati Molise o un ex assessore esterno alla Sanità (il senatore Ulisse Di Giacomo, ndr)”.

GUARDA LA VIDEOINTERVISTA ALLA FORMICHELLI (immagini e montaggio a cura di Pino Manocchio)

Schermaglie a parte, la Formichelli ha sottolineato il valore della lista, fatta di “persone che hanno dato il proprio contributo fattivo, negli anni, come professionisti o come lavoratori alla nostra città”. Una lista dove esperienza e novità si fondono, in un perfetto connubio, e dove tutti i candidati “hanno grande coscienza politica”. La candidata, poi, ha voluto sottolineare come la sua azione amministrativa non sarà totalmente in discontinuità con le precedenti: “Non ho un atteggiamento dichiaratamente critico verso tutto quello che c’è stato – ha spiegato – ma farò tesoro degli errori e prenderò quanto di buono è stato lasciato”.

750 8339 Da sottolineare anche un appassionato intervento della candidata Maria Teresa D’Achille, ex vicesindaco della Giunta Brasiello, che ha voluto ribattere alle accuse di aver innalzato le tasse alle stelle. “Siamo caduti su un bilancio che avrebbe diminuito la pressione fiscale del tre per mille. E se non abbiamo potuto fare di più è stato a causa del mutuo trentennale che ci costringe ad accantonare 300mila euro l’anno per mettere a posto le situazioni ereditate dal centrodestra, emerse dopo un riaccertamento dei residui attivi e passivi. Non siamo certo a noi ad aver lasciato problemi nei conti pubblici. E se non siamo andati avanti – ha concluso – è per colpa di chi, irresponsabilmente, ha votato no a un bilancio che diminuiva le tasse”.

 

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