Tedeschi choc: Isernia con l’Abruzzo se non avrà ciò che le spetta

ISERNIA. I fuochi artificiali se li era riservati per l’inaugurazione della sede elettorale. Altro che taglio del nastro, parole di circostanza, sorrisi di rito: Cosmo Tedeschi, candidato sindaco di Isernia, si presenta alla stampa carico a pallettoni. La sua conferenza è un atto di sfiducia totale a tre anni di governo Frattura. Nel mirino, oltre al presidente della Regione, il direttore della Fondazione Molise Cultura, Sandro Arco. Ma, soprattutto, l’assessore ai Lavori Pubblici Pierpaolo Nagni, “l’uomo dei miracoli”, ‘reo’ di aver fatto “promesse mirabolanti” in campagna elettorale “prendendo in giro i cittadini”.

tedeschi sede elettoraleIL PATTO PER ISERNIA. Comincia con una proposta che farà discutere, Tedeschi. Lancia l’idea di un ‘patto per Isernia’, “un’azione d’urto in difesa del territorio consistente in misure di riequilibrio’ che servano come compensazione per tutto quello che il capoluogo pentro ha perso, in termini di servizi, strutture e presìdi fino ad oggi”.

Chiede, perciò, 210 milioni di euro alla Regione, circa un terzo del totale dei fondi del Masterplan (727 milioni) promessi da Matteo Renzi con il patto per il Sud, di prossima sottoscrizione. Una cifra che rispecchi le proporzioni territoriali della provincia di Isernia, finora “oltremodo bistrattata” in tre anni di governo Frattura.

Non solo: l’imprenditore, incontenibile, torna a battere i pugni per la sede centrale della Camera di Commercio, “che poteva rimanere a Isernia. Ma così non è stato”. O per l’Università, “che rischia di sparire dalla città” se anche la Sapienza sarà costretta ad andarsene a Pontecorvo (Frosinone) per mancanza di una sede idonea.

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LA FONDAZIONE MOLISE CULTURA. Altro esempio eclatante: la Fondazione Molise Cultura, che organizza “centinaia di eventi a Campobasso, zero a Isernia. Ma ora basta. Sandro Arco, se domattina dicesse che intende dimettersi, farebbe una cosa buona. Se rappresenti il cittadino potrei ancora capire, ma lui è lì a fare il direttore con zero voti. Queste disparità avvengono, di sicuro, in accordo con la Giunta regionale. Non possiamo tollerare ancora un simile trattamento”.

tedeschiVIA ISERNIA DAL MOLISE. Di qui la replica a Rita Formichelli, candidato sindaco del centrosinistra “di Frattura, Leva, Ruta e Scarabeo”, ricorda Tedeschi. “Mi è stato detto che ho votato la legge elettorale regionale – ha tuonato – ma questo è falso. Assolutamente. Anzi, quando ho chiesto di cambiarla, mi è stato risposto dall’onorevole Danilo Leva, nel dicembre scorso, che non si sarebbe mai fatto. Bene, sappiano che se Isernia non avrà sei consiglieri regionali dovranno passare sul mio corpo. Anzi, dovranno passare sulla mia città”. Poi l’ultimatum: “Quando ci insedieremo al Comune, se entro 90 giorni Frattura non provvederà a far approvare la legge elettorale, indiremo un referendum tra i cittadini per lasciare il Molise e andare con l’Abruzzo. Il Molise non può esistere se non esiste Isernia”.

FRATTURA E NAGNI. Tedeschi, poi, dopo un appello al voto disgiunto, “consentito dalla legge”, sfida a viso aperto il governatore a fare campagna elettorale a Isernia. “La Formichelli non lo fa venire perché lei e i suoi sostenitori ne hanno vergogna, temono che faccia perdere voti. Vengano pure, invece, lui e l’assessore Nagni. Si siedano con me, sono pronto a un confronto. Il territorio si tutela 365 giorni l’anno, non solo quando si devono chiedere i voti per il candidato di turno. Se a Campobasso c’è la Giunta regionale, a Isernia deve esserci il Consiglio regionale, o viceversa. Non possono esistere cittadini di serie A e di serie B. Nagni e altri – ha concluso Tedeschi – hanno preso zero voti, non rappresentano nessuno, hanno preso in giro i cittadini promettendo fondi per la frana del Macerone dopo che la gente è in attesa di risposte da oltre tre anni. Ma gli isernini non hanno l’anello al naso”.

 

Mercoledì prossimo la visita del ministro Enrico Costa