Categories: CRONACA

Immigrazione e fondamentalismo islamico, a Campobasso una task-force di Polizia

CAMPOBASSO. Celebrazioni a Campobasso per la 164 festa della fondazione della Polizia. La cerimonia è iniziata con la deposizione, da parte del prefetto Francescopaolo Di Menna e del questore Salvatore Pagano  di una corona d’alloro alla memoria di Giulio Rivera, l’agente di scorta di Aldo Moro morto nell’attentato di via Fani, a memoria di tutti i Caduti della Polizia. La celebrazione è proseguita con la lettura, nell’aula magna della Scuola allievi agenti di Polizia, dei messaggi del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, del ministro dell’Interno Angelino Alfano e del capo della Polizia Franco Gabrielli.

E’ toccato quindi al questore Raffaele Pagano evidenziare i dati relativi svolti all’attività di Polizia nel 2015 e nei primi quattro mesi del 2016, con una diminuzione del 28% dei reati in provincia di Campobasso. Tra le operazioni più significative quella, balzata alla cronaca nazionale, che ha portato all’arresto, il 9 marzo scorso, di un somalo ospite di un centro di accoglienza per migranti di Campomarino, sospettato di preparare un attentato terroristico a Roma. Un problema, quello del rischio terrorismo connesso all’immigrazione e al fondamentalismo islamico, che ha indotto il questore a istituire una task-force nella sezione antiterrorismo della Digos, di cui fanno parte anche esponenti della Squadra mobile e del Servizio immigrazione con professionalità specifiche nel settore.

Tra le altre indagini citate da Pagano la vicenda del dipendente pubblico e presidente di un ente religioso che lucrava su fondi pubblici del Servizio Civile nazionale. Poi l’individuazione del branco responsabile di violenza sessuale ai danni di un minore, punito per aver pubblicato su un social network alcune frasi non gradite. Senza dimenticare l’arresto di un uomo che aveva sequestrato e rinchiuso in un casolare la donna con cui aveva una relazione. Anche questo caso finito all’attenzione delle cronache nazionali.

Consegnati quindi i riconoscimenti ai poliziotti che si sono distinti nelle varie indagini e operazioni svolte nel corso dell’anno, che hanno permesso di scoprire sodalizi criminali, sgominare un sistema di mala gestione della cosa pubblica, con una trentina di amministratori e funzionari pubblici coinvolti. Ma soprattutto di intervenire alle richieste dei cittadini, per prevenire i furti negli appartamenti, reato che suscita particolare allarme sociale, individuare gli autori delle tante truffe agli anziani. Il tutto seguendo la direttiva ‘Esserci sempre’, lo slogan scelto per la celebrazione di quest’anno. Con l’obiettivo di rafforzare la prevenzione, ben più importante, secondo il questore Pagano, della ‘fase due’, quella della repressione.

In basso, l’elenco dei premiati scaricabile in pdf.

C.S.

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mikeante

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